Serata di premiazioni al Carcere di Monza
Musica e festa per l'ultimo appuntamento della stagione
Il grazie dei detenuti del carcere di Monza è arrivato forte e chiaro martedì scorso, 2 luglio, nel corso dell’ultimo appuntamento della stagione ideato dal CSI per premiare i protagonisti di un anno ricco di impegno e imprese sportive. Tutta la loro gratitudine si è materializzata su una maglietta arancio/csi tempestata da firme e dediche. Insieme all’inchiostro, fissata in maniera indelebile, la loro riconoscenza, la fatica e tutta l'umanità del mondo. La consegna è avvenuta al termine di una serata di grande festa e musica, durante la quale ogni detenuto ha ricevuto dalle mani del proprio allenatore una medaglia paragonabile (nel nostro cuore) a quella Olimpica.
A sfilare tra gli applausi generali i quattro gruppi sportivi di detenuti, che il CSI ha consolidato nell’ultima stagione sportiva: basket, pallavolo, calcio e crossfit, per un totale di una cinquantina di giovani. Altrettanti gli ospiti CSI che hanno potuto toccare con mano quanto il progetto “Liberi di giocare” abbia oltrepassato le tante barriere esistenti in ambiente carcerario. Tanta la soddisfazione da parte del settore educativo del carcere e in particolare della Dott.ssa Colella, che ha fatto da riferimento per le attività sportive. Presente la Direttrice Cosima Buccoliero e la Comandante Emanuela Anniciello.
«Il carcere di Monza è fortunato nel poter contare su una realtà così solida come il CSI – ha dichiarato la Direttrice – una presenza costante e significativa capace di coinvolgere un gran numero di detenuti».
250 ore di attività sportiva proposte durante la stagione, insieme a 33 amichevoli disputate oltre le sbarre, che hanno consentito ad altrettante squadre CSI di vivere l’esperienza di giocare in carcere (ben 450 giovani atleti). La serata ha vissuto il momento più emozionante con la consegna della coppa alla formazione di calcio “Real CC Monza”, che ha vinto il Torneo Primaverile CSI nel girone di appartenenza con nessuna sconfitta. Con gioia il capitano ha alzato la coppa circondato dai suo compagni mentre gli applausi sembravano non finire mai. Ad arricchire questo momento di festa è stata la band “Wangy Blues Machine”, che si è esibita con storici brani rock al massimo dei decibel consentiti. L’ultimo brano "Hallelujah" di Leonard Cohen ha concluso un evento davvero particolare, che in molti ricorderanno per la carica di emozione e autenticità.
«È stato un anno travolgente – ha affermato la referente del progetto CSI Lucia Teormino. - Abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo risultato e, nonostante le molte difficoltà, ce l’abbiamo fatta. I detenuti che abbiamo incontrato e conosciuto ci hanno regalato il loro affetto e la loro stima e noi tutti ne siamo orgogliosi. Un lavoro di squadra incredibile per il quale devo ringraziare tutti gli allenatori CSI che in questo progetto hanno messo cuore e anima, senza mai risparmiarsi. A loro va il merito di quanto realizzato e a loro va tutta la mia gratitudine».
Un anno da record, non vi è dubbio, che pone le basi per una solida ripartenza il prossimo anno a fronte, tuttavia, di una serie di criticità che permangono e interessano sempre più l’ambiente carcerario: l’endemico sovraffollamento e la mancanza di impianti adeguati.