In carcere sabato fa rima con calcio
“Siamo orgogliosi di aver partecipato ad un evento che promuove la comprensione reciproca e il superamento delle barriere attraverso la passione condivisa per il calcio. Crediamo nel potere dello sport come strumento di cambiamento positivo e speriamo che altre squadre possano lasciarsi ispirare per valorizzare solidarietà e inclusione”. Ecco le parole di Mister Negruzzi dell' ODI Turro, che ha rassunto in questo pensiero il senso di un'altra giornata di amichevoli disputate nelle carceri sbato 27 gennaio, tutto sotto il segno del calcio.
ODI Turro e Kolbe 19 sono state le formazioni CSI Milano ospiti rispettivamente al carcere di Monza e a San Vittore a Milano.
A Monza i ragazzi di Turro guidati dai Mister Negruzzi e Fumagalli, si sono mostrati come un gruppo di giovanissimi atleti dotati di un incredibile spirito sportivo e capacità organizzativa. La semplice partita si è trasformata in breve in un quadrangolare al fine di far giocare tutti i ragazzi presenti. Un gioco appassionato, corretto, costruito secondo una logica di squadra ove ciascuno era a servizio del gruppo. Allo stesso modo la squadra dei detenuti del Real Monza si è sdoppiata affinché ciascuno potesse dire la sua sul terreno di gioco. E così per oltre un’ora e mezza spazio allo sport, dove le parole stanno a zero. Ciascuno ha dato il meglio di sé senza sconti e alla fine sono stati i ragazzi del Real Monza a sottoscrivere la parola vittoria. Un sentimento che hanno condiviso volentieri con in loro amici dell’ODI Turro nel momento dedicato alla merenda finale offerta dalla squadra ospite.
Nel primo pomeriggio riflettori accesi sul piccolo campo del raggio 3 di San Vittore per la seconda amichevole. In campo la nuova formazione del San Victory Boys ad attendere lo squadrone del Kolbe Under 19 campione regionale CSI in carica guidato da Luca Poy. Anche in questo caso è scattata l’operazione quadrangolare che ha consentito il “tutti in campo nessuno escluso”. Bellissime azioni e prova di grande capacità atletica, velocità in campo e passaggi da manuale hanno costituito il leitmotiv delle due ore di gioco durante le quali abbiamo visto delle splendide conclusioni da entrambe le parti. Il campetto è diventato un piccolo stadio, tra i sostenitori i detenuti affacciati alle celle prospicienti il campo e gli stessi agenti che hanno apprezzato il livello di gioco delle due formazioni. «Siamo felici di questa esperienza -ha affermato il mister del Kolbe Luca Poy- perché abbiamo compreso quanto sia importante per i ragazzi detenuti avere un contatto con il mondo esterno, e allo stesso modo siamo convinti che i nostri ragazzi potranno fare tesoro dell’esperienza vissuto che li arricchirà come sportivi, ma soprattutto come persone». La società milanese sta partecipando al progetto carcere con ben 3 squadre: Top Junior, Under 19 e Open.
Per la cronaca: dei quattro incontri, tre si sono conclusi a favore del San Victory Boys, ma la vera vittoria stava tutta nella stretta di mano finale e in quella parola magica che poco spazio trova dietro le sbarre: «arrivederci».
(ODI Turro fuori dal carcere di Monza. In copetina il Kolbe)