La Cena della mondialità
In quanti modi si può declinare il concetto di sport? E in quanti quello di volontariato? A noi viene da dire in 75 modi. 75 come le persone presenti alla cena della mondialità che ha dato il via al nuovo percorso del Club CSI per il Mondo.
75 persone ognuna con una propria idea di sport e volontariato, ma tutte riunite nella stessa sala dalla convinzione che un percorso comune di crescita possa essere la via per portare nelle periferie del mondo un piccolo cambiamento fatto di palloni che rotolano e bimbi che possono corrergli dietro, dovunque, senza più barriere e marginalità.
Ecco così che nella nuova casa sportiva del CSI Milano, il Centro Sportivo Sandro Pertini di Cornaredo, si sono ritrovati accanto i dirigenti e i presidenti, i segretari e gli atleti di tante società sportive del comitato, per una cena che ha fatto della conoscenza reciproca, della condivisione di intenti, della visione comune, e del mettersi in gioco, le sue basi solide.
Il primo passo di questo “ri-inizio” ha lasciato anche impronte di figure di rilievo nel mondo sportivo e nella Diocesi di Milano; nomi importanti che hanno avuto la capacità di sostenere il Club con la spontaneità e la semplicità che solo gli amici sanno avere.
Ed è da amico e guida che si è presentato Don Mario Antonelli, Vicario Episcopale della Diocesi di Milano, che ha raccontato delle sue partitelle a calcio nelle favelas brasiliane. E sempre con lo spirito di collaborazione e vicinanza è intervenuto Lucio Fusaro, presidente di PowerVolley Milano, che ha ribadito la volontà di unire le forze per fare qualcosa di grande. Daniele Cassioli ormai è quasi una presenza familiare ancora più che amichevole per il CSI, e questo clima affettuoso e divertente Daniele lo ha portato nel suo intervento alle società, alle quali ha regalato l’esempio delle sfide solo apparentemente impossibili. Stefano Tirelli ha poi chiuso il momento delle testimonianze ricordando la sfida di coniugare sport e ambiente anche nelle periferie del mondo. I numerosi tavoli del bar ristorante del centro sportivo si sono animati di chiacchierate sullo sport, sulla ripresa, su quello che si potrebbe fare davvero, ai margini del mondo, con un pallone a disposizione.
Il Presidente Massimo Achini ha illustrato lo sguardo di CSI per il Mondo in questo nuovo cammino, e ha consegnato a Valentina Piazza la tessera numero 1 del club, come riconoscimento per i suoi dieci anni di missioni nel mondo.
Le società hanno stretto nuovi contatti, alcune si sono riviste e ritrovate, altre sono arrivate dalla Valcamonica e da Ravenna per portare la loro voglia di mettersi a servizio “per chi ha bisogno” come hanno ricordato le due ragazze ravvenate.
In un clima di grande semplicità e leggerezza, come nelle belle serate estive tra amici, si sono dunque gettate le basi per qualcosa di ambizioso e nuovo, che vuole partire dalla formazione delle comunità sportive del comitato, per costruire una rete in grado di accogliere al suo interno le forze necessarie per nuove missioni, nuove progetti e nuove possibilità di volontariato e solidarietà sportiva nelle periferie del mondo.
Giorgia Magni
Daniele Cassioli
Lucio Fusaro
don Mario Antonelli