Coni, Csi e Fom: alleanza perfetta!
Se c’è un dato di rilievo di questa terza olimpiade degli oratori, è la presenza di ben 24 federazioni sportive affiliate al CONI, un ventaglio di offerta che, aggiunta ai prestabiliti tornei validi per il medagliere finale, ha costituito un vero valore aggiunto per Oralimpics. L’edizione 2019 ha così consentito ai 3500 giovanissimi atleti iscritti, di sperimentare diverse discipline, scoprire nuovi sport, soddisfare la curiosità di attività nuove, oppure storiche ma poco note e relegate a sport d’élite per qualche preconcetto o pregiudizio che queste olimpiadi degli oratori hanno aiutato a sfatare.
Se è vero che ogni stand ha riscosso un enorme successo tra gli atleti in gara, è altrettanto vero che hanno notato tutti quanto il Tiro con l’Arco o il Tiro a Segno abbiano affascinato i giovanissimi: “Abbiamo contato 15.000 colpi sparati, che significa aver fatto provare la disciplina a oltre 1000 ragazzini - ha spiegato Sabrina Maniscalco, Commissario del Comitato Regionale Lombardo della UITS, la Federazione di Tiro a Segno – Partecipare ad Oralimpics è stata una vetrina di visibilità pazzesca, forse al di là di ogni previsione. Insomma… un successo davvero enorme che ha portato a Milano anche il Presidente della Federazione Svizzera, il quale credo ruberà qualche idea. Peccato per quel preconcetto che ci lega sempre all’utilizzo delle armi, quando in realtà il concetto di offesa e del ferire è quanto di più lontano dalla filosofia del nostro sport. Oggi abbiamo potuto spiegarlo.”
Un’esperienza altrettanto intensa l’hanno vissuta i rappresentanti della Federazione Sport Rotellistici, che a sorpresa si sono trovati piacevolmente sommersi da bimbi non vedenti carichi di entusiasmo nel voler provare le discipline sui pattini: “Già essere qui è una grandissima possibilità per noi, questi bimbi poi sono una bellissima emozione, una meraviglia nella meraviglia - ha commentato colpito Guido De Vito, Presidente del Comitato Lombardo della Federazione -. Quando penso a promuovere questa disciplina mi stupisco di come non sia sufficientemente nota, poiché chiunque nella sua vita ha provato ad indossare i pattini o li ha ricevuti in regalo, sono un po’ come la bicicletta. Eppure, manca qualcosa e credo sia lo scotto che paghiamo per non essere uno sport olimpico, questo ci da meno visibilità, e manifestazione come queste servono tantissimo anche a noi”. I ragazzi non vedenti sono stati al centro di diverse attività del Comitato Paralimpico Italiano, recentemente diventato ente pubblico autonomo e presente a Milano per il terzo anno consecutivo con diverse attività: “Quest’anno ho visto davvero moltissima partecipazione da parte dei ragazzi - ha spiegato il presidente Pierangelo Santelli - Ogni anno è un crescendo, stavolta anche per la scelta sportiva immensa che vedo affascinare tantissimo i ragazzi. È un bel movimento, sempre in crescita. Bisognerebbe mostrare a tutti quanto bello c’è stato e quanto interesse si è acceso nei ragazzi. La collaborazione tra CIP, CSI e FOM poi, è qualcosa che deve restare sempre accesa per testimoniare ai ragazzi quanta fatica e impegno costante i disabili mettono in campo quotidianamente per raggiungere alti livelli nello sport”.
A proposito di testimonianze, non è sfuggito all’attenzione un personaggio solitamente non associato al mondo dello sport, ma che in realtà è il fondatore dell’Ares, una storica società di Baseball milanese nata nel 1988. Nicola Fasani, Faso nel gruppo di Elio e le Storie Tese, ha partecipato ad Oralimpics con questo spirito: “Voglio usare un termine forte: direi che questo evento è una figata pazzesca, perché è una chiamata per tanti ragazzi giovani che hanno voglia di fare sport, ma è anche un evento sano ed è una possibilità di provare tante discipline illustrate da chi di quella disciplina se ne intende. Io lo pratico da 30 anni, da quando la mia fidanzata di allora mi portò al Parco Trenno a giocare tra amici”.
Un evento sano dice Faso, e di salute si è parlato con la Federazione Medici Sportivi, che il Presidente Daniel Di Mattia illustra così: “Siamo una federazione di servizi, una delle 44 del CONI e ci occupiamo della salute degli atleti facendo controlli antidoping, visite agonistiche, seguendo le federazioni o gli enti di promozione sportiva e attivando attività correlate per la lotta alle dipendenze”.
Insomma, i medici sportivi non sono solo quelli che certificano l’idoneità all’attività agonistica, ma sono anche molto altro, come spiega il Dottor Francesco Mensa: “Abbiamo moltissime attività: dai controlli e lotta al doping, alla lotta alle dipendenze sino alla formazione; dai corsi sulla nutrizione sportiva e la corretta alimentazione, ai Campus estivi con il CONI, dove parliamo ai ragazzi della corretta dose di sport, perché se è vero che non farlo fa male, è anche vero che è dannoso esagerare”.
Proprio il CONI che è stato parte della grande energia sviluppata da Oralimpics, ha voluto chiudere la kermesse con un’osservazione del componente di Giunta Lombarda Claudio Pedrazzini: “Credo dopo tre anni che la sinergia tra CSI, FOM e CONI sia un triangolo preziosissimo che deve sempre più compattarsi, perché se è vero che noi siamo l’istituzione, CSI e FOM sono due realtà che portano avanti con passione il discorso legato ai giovani, i quali hanno bisogno di essere indirizzati e portati avanti a certi livelli per non perdersi in altro. Per questo il triangolo CSI, FOM, CONI può aiutare questi giovani e dare loro dei valori alti”. Con la presenza di 24 federazioni sportive, e con l’organizzazione di tutti i tornei olimpici validi per il medagliere, le Oralimpics 2019 si sono caratterizzate per un’offerta sportiva senza precedenti per lo sport giovanile milanese, che ha saputo offrire esperienze, informazione e testimonianze, come quelle di tutti gli atleti paraolimpici che si sono avvicendati sulla pista di atletica, pensiamo a Giusy Versace ad esempio ormai amica stretta dell’evento, o a Daniele Cassioli atleta non vedente che ha mostrato come sia possibile giocare a calcio pur con una disabilità. A questo punto non resta che attendere le novità per la prossima edizione...
Giorgia Magni