Cerimonia di apertura di Oralimpics
5000 persone presenti all'inizio della terza edizione
“Vince chi fa del suo meglio. Vince chi non si arrende mai”. Se c’è un messaggio partito dal palco di MIND Milano durante l’inaugurazione di Oralimpics 2019 targata CSI e FOM è proprio questo: non arrendersi, dare tutto. E a giudicare dallo splendido risultato della cerimonia di apertura della terza edizione delle olimpiadi degli oratori, pare proprio che nessuno si sia mai tirato indietro, che tutti ci abbiamo creduto fino alla fine, per un evento che potrebbe sembrare ormai tradizione ma che di fatto resta qualcosa di clamoroso nel panorama sportivo giovanile italiano, in grado di radunare 3500 ragazzi degli oratori lombardi, con presenze anche da Emilia Romagna e Toscana. Una platea prestigiosa ha registrato i volti sorridenti dei principali partner istituzionali: da Regione Lombardia al Comune di Milano, ancora freschi e carichi di entusiasmo dopo la vittoria di Milano Cortina per le Olimpiadi del 2026; da Arexpo al CONI al Comitato Paralimpico Italiano.
“Credete nei vostri sogni, non accontentatevi di cose mediocri. Dovrete fare fatica ma essere capaci di rialzarvi dopo una sconfitta”. Queste sono state le parole di Martina Cambiaghi, Assessore allo Sport della Regione, che ha aperto una serie di interventi preziosi in cui istituzioni, Forze dell’Ordine e sponsor, hanno fatto di tutto per veicolare ai ragazzi il vero spirito della kermesse sportiva.
“Vi auguro di essere vincenti -ha scritto il Questore di Milano Sergio Bracco in un messaggio letto dalla Vice Questore Maria Lo Martire- vincitori sono coloro che prendono una medaglia, ma vincenti sono coloro che danno il meglio di sé stessi rispettando gli avversari e le regole”.
Parole importanti, cui sono seguite quelle di Pierangelo Santelli Presidente del CIP, che ha sottolineato l’importanza di accomunare in un unico spazio sport paralimpici e per normodotati attraverso i valori dell’oratorio e dello sport. Valori su cui si è soffermato il messaggio di Oreste Perri presidente del CONI Lombardia, letto dal membro della giunta regionale Marco Riva: “Lo sport è vero quando rimane gioco, festa e divertimento; quando si gioca con qualcuno e mai contro”.
Parole importanti rimarcate dal padrone di casa Marco Carabelli, Direttore Generale di Arexpo: “Oggi avervi qui è per noi un grande piacere, perché è con voi che vogliamo costruire il presente e il futuro di questo luogo. Per fare questo abbiamo bisogno del vostro entusiasmo e della vostra amicizia. Per questo vi dico che MIND è casa vostra e ha grande fiducia in voi”.
Sul palco si sono alternate esibizioni di grande livello sia emotivo che spettacolare, come nel caso dei bimbi non vedenti che hanno cantato meravigliosamente, accompagnati al pianoforte dal pluricampione mondiale non vedente di sci nautico Daniele Cassioli, ormai amico fedele del Centro Sportivo Italiano: “Sono felicissimo di essere con voi -ha detto- perché quando l’essere umano sceglie di essere, succedono cose come queste che stiamo vivendo. I campioni si faranno se c’è gente viva davvero”.
Grande impatto scenografico ha avuto lo spettacolo della scuola di circo di Ambra Orfei, che ha strappato applausi entusiasti così come il pezzo rap del sorprendente agente di Polizia Sebastiano Vitale, aka Revman, che utilizza il rap per veicolare messaggi e valori contro l’illegalità e non solo. In un crescendo di emozioni si è arrivati all’accensione del bracere olimpiaco. Così, se l’apertura con l’inno d’Italia eseguito dalla Fanfara dei Carabinieri aveva riscaldato i cuori, i fuochi d’artificio finali hanno congedato gli atleti, gli educatori, gli sponsor presenti come Italgreen e UBI Banca, i Partner come Mind Milano e Avvenire e tutte le famiglie accorse, lasciandoli con un messaggio chiaro e preciso arrivato dall’Arcivescovo Mario Delpini: “Giocate, giocate e giocate, per trasformare questa città in un luogo dove tutti si sentano a proprio agio; e fatelo insieme, insieme e ancora insieme perché insieme dobbiamo costruirla; e dovete farlo andando avanti, avanti, sempre avanti cercando una meta verso la pienezza della vostra maturità che vi faccia metter a frutti i vostri talenti”.
di Giorgia Magni