Big Bang dei giovani: tracciata una via
A Cornarendo è arrivata la carica dei 100
Il sodalizio CSI-Fondazione Milano Cortina ha prodotto il suo primo evento in marcia verso le Olimpiadi del 2026, e lo ha fatto partendo dai giovani e dalla volontà di stimolarli alla riflessione sul valore dei giochi olimpici, su quelli dello sport, e su un approccio alla vita in generale.
Con il Big Bang dei Giovani si chiedevano idee, proposte, novità, sguardi, capacità di immaginare e sognare il futuro dello sport.
Hanno risposto in 100, tra cui giovani di una trentina di società sportive CSI. Divisi in tavoli di lavoro sulla scorta di quanto accade nel Big Bang dello Sport CSI riservato ai dirigenti, le ragazze e i ragazzi hanno lavorato attorno ad alcune parole chiave presentate da Milano Cortina: Determinazione, Engagement, Legacy, Rispetto, Sostenibilità.
Francesco Messori, giocatore della nazionale italiana di calcio amputati cresciuta proprio nell’ambito del CSI, ha raccontato la sua avventura ai ragazzi, la sua vita cercando di inseguire il sogno di giocare a calcio anche se nato senza una gamba, il sogno realizzato, gli inviti in grandi contesti mondiali, le luci dei riflettori, la testa che inizia a girare… E la caduta, l’incapacità di gestire il successo, e poi la prontezza di accogliere il cambiamento e riprendere in mano la sua vita. Determinazione davvero.
Presenti a Cornaredo accanto ai giovani, c’erano anche alcuni campioni olimpici e paralimpici come Valentina Marchei, Alessandro Andreoni, Gabriele Lanza e Sofia Lodi, oltre al campione di pallavolo della Powervolley Milano Nicola Pesaresi. In due tranche i campioni hanno affiancato i tavoli di lavoro per portare la loro testimonianza di vita sportiva, di sguardo da atleti, di donne e uomini che hanno fatto del raggiungere un obiettivo e realizzare i propri sogni, la loro vita.
"Abbiamo avuto occasione di raccontare ai giovani del CSI il mondo di Fondazione Milano Cortina 2026 e del movimento Olimpico e Paralimpico, insieme abbiamo vissuto un pomeriggio speciale! - ha commentato Valentina Marchei, Head of Ambassador Programme Fondazione Milano Cortina 2026 -
È stato un importante momento di confronto, i ragazzi e le ragazze hanno ascoltato le nostre esperienze e ci hanno raccontato le loro, a tratti con grande timidezza, ma anche con spirito di condivisione: abbiamo tutti le stesse paure, tanti limiti e grandi sogni".
Prima della serata e della partita di volley inserita nell’evento parallelo dell’ OrasportNight organizzata dalla FOM, c’è stato tempo per vedere i ragazzi e le ragazze al lavoro su temi come il rispetto, e la sostenibilità, nel tentativo di proporre una nuova chiave di lettura alle proposte che il CSI potrebbe mettere in campo su questi temi in chiave olimpiadi.
Un quiz sportivo ha tenuto banco tra un lavoro e l’altro e l’intervento di Don Stefano Guidi, consulente ecclesiale del CSI e Direttore della FOM, ha salutato i ragazzi invitandoli a “portare dentro alle società la voglia di colorare le cose anche in modo diverso da come si è sempre fatto” specificando che “ciascuno di noi è un valore unico che unito a quello degli altri fa crescere. Vorrei che per voi ci fosse sempre un posto nei nostri luoghi, non un posticino, ma un posto davvero centrale per voi”.
E il posto centrale per i 100 ragazzi e ragazze presenti, potrebbe essere il Gruppo Giovani che è stato lanciato ufficialmente dal palco del Big Bang dal presidente CSI Milano Massimo Achini: “Cerchiamo giovani capaci di credere nei sogni, e per farlo oggi bisogna andare contro corrente -ha detto Achini- Cerchiamo giovani che abbiano coraggio di scavare a mani nude per trovare la vita vera, per fare della propria vita un'olimpiade, capaci di portare zaini e prendersi sulle spalle responsabilità come quella di rende il mondo più bello di com’è”.
Il presidente ha poi così commentato la prima edizione del Big Bang dei Giovani firmato CSI e Fondazione Milano Cortina: “Ancora una volta ragazzi e ragazze ci hanno stupito in questa prima edizione sperimentale del Big Bang. È stato un pomeriggio entusiasmante ma questa è solo la prima tappa di un percorso che vedrà la fondazione del Gruppo Giovani CSI e un Big Bang dei Giovani in stile villaggio olimpico”.