Big Bang '24: racconto di un evento
Oltre 200 dirigenti per un cammino comune
E anche quest’anno è andata, tra scommesse, fatiche, lavoro e sorrisi, si è chiusa la quinta edizione del Big Bang dello Sport. Che dire? Abbiamo visto oltre duecento dirigenti e allenatori discutere con passione e partecipazione di temi chiave per il futuro di ogni società sportiva, e siamo sicuri che da questo lavoro trarremo spunti e nuove idee per il futuro. Lo abbiamo fatto insieme, nella concretezza, nella bellezza della condivisione. Lo abbiamo fatto in pieno stile CSI insomma, invitando anche amici di lunga data come la Fondazione Milano Cortina 2026, e nuovi amici con i quali inizieremo un cammino virtuoso, come SAFE - Hub Consorzi per le Economie Circolari.
«Esiste un popolo che continua a crescere per numeri e per autorevolezza. È il popolo delle società sportive del CSI e delle società sportive di base – ha commentato il presidente del CSI Milano Massimo Achini. - Decine di migliaia di persone capaci di fare la differenza in termini educativi, orientando la vita delle persone e delle comunità. Un popolo che ha bisogno di prendersi e di essere preso sul serio, di uscire allo scoperto, di contare di più, ma di cui siamo immensamente fieri ed orgogliosi. Il CSI nel 2024 festeggia gli 80 anni di storia e lo fa partendo dalla consapevolezza del fatto che del popolo delle società sportive c’è più bisogno oggi di ieri».
Anche per questa edizione abbiamo contato sull’appoggio straordinario di Regione Lombardia, nella figura del sottosegretario con delega allo Sport e alle Politiche Giovanili, Lara Magoni. Proprio dalla Magoni è arrivato il saluto iniziale che ha aperto la mattinata di lavori in Sala Biagi: «Il Big Bang dello Sport è uno dei maggiori eventi della stagione sportiva per lo sport milanese di base, e sono orgogliosa di aprire questa kermesse insieme a oltre 200 tra presidenti ed allenatori CSI che hanno la voglia e la caparbietà di arricchire il mondo dello sport con il loro contributo - ha dichiarato il sottosegretario- Attraverso i tavoli di lavoro avrete l’occasione di confrontarvi su uno sport che è, tra le altre cose, strumento straordinario di inclusione e prevenzione anche del disagio che tocca molti di quei giovani con cui anche lo sport si relaziona. Mi preme ricordare che l’attività sportiva è stata inserita nella nostra Costituzione all’Articolo 33, proprio come strumento educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico. Sono fiera di aver potuto dare il via a questa mattinata e ringrazio tutto il CSI e il bravissimo presidente Massimo Achini per il grande impegno che da anni mette a disposizione dello sport lombardo e nazionale. Viva il CSI! Viva lo Sport!»
L’ora e mezza di lavori è volata velocemente come ogni volta che si affrontano temi appassionanti e centrali su cui si vorrebbe dibattere per ore. Sport e Oratorio, la relazione con i genitori, l’essere allenatori di adolescenti, l’iniziare un percorso di sport inclusivo, e ancora le idee per il reperire fondi per le società sportive, e ancora per essere figure valide come dirigenti, presidenti e allenatori. Questo e tanto altro è stato messo la centro dei lavori dei 14 tavoli del Big Bang ’24.
Alessandra Orsini e Tommaso Ciampini, della Fondazione Milano Cortina 2026, hanno dato il via alla seconda parte della mattinata, presentando alle società sportive il programma ‘Italia dei Giochi’. La grossa novità del 2024 è stata comunque la partecipazione, tra gli ospiti, di Giuliano Maddalena, Amministratore Delegato del Gruppo SAFE - Hub Consorzi per le Economie Circolari, con cui CSI Milano - insieme ad Avvenire Formazione su iniziativa di Consorzio Ecoped - ha firmato un protocollo d’intesa all’interno del quale, tra le diverse azioni, partirà anche la progettazione di una “RAEE CUP” il primo campionato sostenibile volto a sensibilizzare al corretto smaltimento dei RAEE, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
La mattinata si è chiusa con un momento di riflessione e saluto, che ha ricordato a tutti il valore di incontrarsi. «Questa giornata e quest’anno importante in cui ricorre l’Ottantesimo CSI devono essere per noi non un momento per sedersi, ma un trampolino di lancio. Un’occasione per pensarci dentro a un cammino consapevoli della nostra storia e allo stesso tempo guardare al futuro, perché abbiamo davanti ancora tantissima strada da fare. - ha concluso il direttore FOM e consulente ecclesiastico CSI Don Stefano Guidi - Vi invito quest’anno a provare a cambiare il significato della C di CSI: non leggere solo la parola Comitato, ma soprattutto la parola Comunità. Pensarci Comunità e Associazione».