JTC 2024, s'infrange il sogno della Virtus
KO dei milanesi nella Fase Interregionale
Si è concluso il sogno Junior Tim Cup 2024 - il torneo di calcio a 7 tra oratori riservato agli Under 14 e organizzato grazie alla partnership tra CSI, Lega Serie A e TIM - per la Virtus Milano che, dopo aver trionfato nella Fase Territoriale di Milano, non è riuscita a ripetersi in quella Interregionale, perdendo lo spareggio contro l'oratorio di Modena. Un'eliminazione che di certo non ha fatto piacere a Davide Laraia, tecnico dei giovani Under 14, che però ha voluto sottolineare, al di là del risultato, la finalità del progetto e l'importanza di prendere parte alla manifestazione: «Siamo felici di aver partecipato e di partecipare alla Junior Tim Cup perché dietro alla base di questo torneo c'è un sistema forte contro il razzismo e contro le discriminazioni. Ecco perché è importante esserci».
Laraia ha ripercorso tutti i momenti vissuti domenica scorsa, dal pre-match e i relativi sogni dei ragazzi sino al post-partita della Virtus Milano, vissuto da autentica famiglia. «Fino al fischio di inizio la squadra ci credeva, aveva il suo sogno. Ha dato il massimo e fatto quello che poteva. I ragazzi hanno preso comunque bene la sconfitta. C'era tanta a gente vederli, tanti genitori e amici. Al termine della partita siamo rimasti tutti assieme in oratorio a fare un aperitivo. A me come allenatore dispiace, perché non siamo riusciti a giocarcela. Ma è un torneo, c'è chi vince e c'è chi perde: pazienza» ha raccontato.
Archiviata la Junior Tim Cup e il Torneo Invernale, ora lo sguardo è rivolto tutto al Primaverile e alla seconda fase della stagione: «Nel campionato siamo arrivati terzultimi, adesso inizierà il torneo Primaverile e ce la giocheremo dicendo la nostra. Siamo felici, comunque, di aver vinto a Milano la Junior Tim Cup, la Fase Territoriale. Quantomeno ci abbiamo provato. Il bilancio è positivo sulla stagione, perché i ragazzi sono sempre molto attivi. Vengono volentieri, si divertono: insomma, è un bel gruppo. Finite le partite ci riuniamo sempre con i genitori e i ragazzi, quindi diciamo che siamo una bella famiglia».