Coppa Mondonico: calcio e felicità
Commozione ed emozioni nel nome del mister
«Mi piace il lavoro di squadra, segnare, essere felice, soprattutto conoscere gli altri e accettare gli insegnamenti degli altri». Questo è Pietro della GBP, ha 10 anni, e quando gli abbiamo chiesto cosa gli piacesse del calcio, ci ha risposto così.
Vedi caro Emiliano, ti abbiamo dedicato una Coppa speciale e guarda questi bimbi cosa ci insegnano… Caro Gianluca, il premio nazionale intitolato a Mondonico lo abbiamo assegnato a te, ascolta le parole di questi bambini e stai sereno, c’è ancora speranza per quello sport che tu amavi così tanto.
Ci andava di raccontare questi due giorni di Coppa Mondonico partendo da qui, dal cuore dell’evento, il ricordo di due campioni sportivi ed esempi immensi di umanità, cui ha fatto da cassa di risonanza la semplicità cristallina dell’animo di questi ragazzini Under 12, capaci di correre ovunque, giocare e fare un caos (bello) incredibile per due giorni, e con la stessa intensità capaci di sentire nel cuore un sentimento ancora puro e vero per lo sport che stanno praticando.
Partendo da qui possiamo dire davvero che la Coppa Mondonico è stata un successo. Lo è stata anche per altro. Per gli occhi emozionati di Clara Mondonico nel vedere oltre 300 bambini pronti per giocare in nome del padre; per il sorriso stupito di Riccardo Vialli nel ricevere così tanto affetto dai bimbi e un abbraccio enorme dalla grande famiglia CSI. È stata un successo nei numeri, con 24 squadre, 6 campi, 96 gare, 2.280 minuti di gioco, e 331 goal fatti.
Sul campo la cronaca sportiva fa registrare la vittoria degli Under 12 dell’ASO Cernusco che hanno battuto in finale la Virtus Bovisio. Nel girone Silver della Coppa invece, è l’OSG 2001 ad arrivare prima davanti alla Volantes. Nei due giorni di gioco i piccoli e le piccole atlete, si sono alternativi sotto il gazebo della comunicazione CSI per rilasciare qualche intervista come i veri calciatori durante le Coppe. E lì, sono arrivate le emozioni grandi, e la dolcezza di sentire frasi chiare, idee pulite, cuori gentili che stanno approcciando lo sport con l’animo giusto.
«Spero davvero che tutti i bambini presenti si siano divertiti e ognuno sia orgoglioso dei propri compagni di squadra» ha detto una ragazzina vicecapitano dell’ODB Castelletto. «Anche se abbiamo perso va bene comunque perché ci siamo impegnati fino all’ultimo, e poi l’importante è divertirsi» ha fatto eco Riccardo, capitano della squadra Altius. «Abbiamo imparato giocando che non dobbiamo sottovalutare gli avversari e dobbiamo sempre rispettarli e anche quando ci battono dobbiamo andare da loro e stringergli la mano facendogli i complimenti» ha aggiunto il capitano del San Carlo Nova Milanese. «Siamo come una famiglia e se sbagliamo ci incitiamo e ci facciamo coraggio per continuare» ha chiuso il capitano del Seregno. Sono solo alcune delle piccole gemme raccolte durante le interviste, che hanno regalato anche un sacco di risate e di scintillante felicità. Parte di queste interviste sono inserite in un video che potrete guardare sul nostro canale YouTube .
Nella carrellata di foto che vedrete a fondo pagina (fotografo: Paolo Lattuada), ci sono anche gli striscioni che le società hanno realizzato in ricordo di Emiliano Mondonico, uno più bello dell’altro tanto che Clara ha faticato davvero ad eleggere un vincitore. Alla fine, l’ha spuntata l’Altius con una scritta dipinta a mano e i loghi delle società in cui allenò Mondonico disegnati a mano uno per uno. A parimerito la COC con una stampa splendida del volto di Emiliano, e l’Atletico Sant’Elena che su un grande striscione con i propri colori societari, ha riportato la scritta “Un MONDO di calcio, pane e salame” richiamando davvero la semplicità di un uomo appassionato della vita vera.
Il premio per il gazebo di squadra più colorato e addobbato è andato al San Carlo Nova, mentre il premio Fairplay assegnato da Avvenire – Popotus, è andato alla società GBP dimostratasi tra le più corrette sui campi.