500 under 10 per Mondonico!
centinaia di bambine e bambini tra sport e festa
Mettiamo subito in chiaro una cosa: noi diamo i numeri!
E come si fa a non darli quando hai davanti 500 bambine e bambini che giocano a perdifiato a calcio e pallavolo per 7 ore consecutive dividendosi tra 2 sport e decine di giochi e laboratori? Gira ancora la testa!
Forse il 22 maggio a Milano lo ricorderanno per altri traguardi sportivi, ma noi lo ricorderemo per questa 1° edizione della Coppa Mondonico che ha visto onorato il ricordo di un grande amico, uomo e allenatore di successo qual'era Emiliano. È stato un trionfo di tutte quelle cose in cui crediamo, e che tutte le società iscritte alla manifestazione hanno portato con loro in grande stile. Aggregazione, condivisione, gioia di giocare, tifo bello e caloroso, bimbi di corsa per tutto il centro sportivo, maglie colorate in ogni angolo, entusiasmo, mister indaffarati a galvanizzare i ragazzi, brividi dei calci di rigore, emozione degli applausi… Non mancava nulla, e se qualche piccolo intoppo c’è stato, le società hanno risposto davvero con grande spirito collaborativo, una cosa preziosa di cui va reso merito.
In tutto questo il Comitato ci ha messo davvero la voglia e la passione, con la squadra tecnica e gli arbitri ufficiali sui campi tutta la giornata per far girare le tantissime partite senza problemi, e gli animatori che hanno gestito il tempo libero organizzando un vero e proprio campo polivalente con postazioni gioco che andavano dall’hockey su prato al frisbee, dal badminton al tiro con l’arco. E poi un altro valore aggiunto, la presenza di Clara Mondonico, che per noi è Clara e basta. Lei ha girato per tutti i campi come tifosa di tutti, è stata in palestra dalle piccole pallavoliste del Minivolley, ha assistito a quasi tutte le gare di calcio dei piccoli under 10, e ha premiato ogni società e formazione nel nome di un papà che attraverso di lei continua a veicolare ciò in cui ha sempre creduto: l’importanza e il valore dello sport vero, genuino, per tutti, con un’attenzione ai più piccoli e ai più fragili.
Alla fine, la coppa l’ha sollevata l’OSM Assago dopo una finale contro l’OSG 2001 tiratissima e finita ai rigori. Due squadre tecnicamente davvero brave, bambini e bambine davvero appassionati e capaci con gli scarpini ai piedi e anche tra i pali. “Ora stiamo tutti qui ad applaudire chi ha vinto” ha detto mister Maurizio d’Agostini ai suoi bambini arrivati secondi, chiudendo il cerchio in una giornata che proprio su questo spirito e significato sportivo ha costruito la sua essenza. Fides e GSO Vimodrone si sono conquistati a parimerito la Coppa Popotus dopo aver partecipato durante la giornata ai laboratori e giochi proposti da Avvenire.
Un premio speciale è stato quello del contest fotografico. Alle società era stato chiesto di riprendere il gesto celebre di Emiliano Mondonico, quello in cui alzava la sedia al cielo in segno di protesta senza però superare il limite dell’atto simbolico, senza scegliere la violenza verbale o fisica, senza essere offensivo o aggressivo. Le società dovevano interpretare questo messaggio e farlo proprio in una foto. Il San Carlo Nova ha vinto il premio fotografico con una foto splendida (sotto insieme a foto della premiazione) dove la squadra si trova abbracciata stretta e uno alza la sedia al cielo dietro lo striscione dove campeggia la scritta: “Ciao emiliano”. Ma non solo, la società di Nova ha aggiunto una spiegazione intensa al suo scatto: “Le vicende europee degli ultimi mesi sono state un pugno allo stomaco per tutti. Nel nostro piccolo ci siamo stretti l’un l’altro e questa fotografia rappresenta l’immagine del nostro disagio. Un gruppo di bambini di cui non si conosce il viso, non si intravede l’espressione, le braccia che si stringono in segno di unione. Al centro il capitano che solleva un grido muto! Un gesto supportato da tutta la squadra, che porta sulla pelle e nel cuore gli stessi colori di uno stato. Il nostro monito severo alla guerra. La nostra speranza di Pace per la repubblica Popolare Ucraina”.
"L'idea che sta dietro a questa Coppa non è quella del memorial per colmare l'assenza di un amico che ci ha lasciato -ha spiegato il Presidente Massimo Achini- ma è proprio la volontà di celebrare il suo essere stato un buon maestro e il fatto che Emiliano lo sia ancora attraverso tutti coloro che ha ispirato e che oggi alenano i piccoli nelle nostre società. Oggi sui campi abbiamo visto davvero bravi maestri e così abbiamo celebrato Mondonico".
Così finisce la prima edizione che ha visto CSI accanto a partner importanti come Avvenire, Popotus e Fondazione Mondonico. Come ha detto Chiara: “Il papà ci avrà guardato oggi, avrò avuto qualcosa da dire magari eh, ma era la prima edizione e cercheremo di fare sempre meglio”. Al prossimo anno.