Scuola dirigenti: si è parlato di Sport in oratorio
Si è svolto a Cernusco sul Naviglio, sabato 20 gennaio, il secondo incontro della scuola dirigenti (l’universitá del Csi). Il tema era quello dello sport in oratorio. Illuminanti le relazioni di don Stefano Guidi e di Don Alessio Albertini. Di entrambe i relatori riportiamo alcune dichiarazioni.
Don Alessio Albertini:
“Dovete essere responsabili e ben allenati per educare i giovani delle società sportive”; “il Papa mette in guarda da due pericoli: la cura esasperata della dottrina teologica e il fascino delle cose materiali ed autoreferenziali”; “E’ necessario cambiare stile della chiesa, come dice il Papa bisogna essere missionari nelle periferie sociali”.
“Lo sport è veicolo di educazione dentro gli oratori. Lo sport non è solo una bella esperienza, ma aiuta a plasmare i giovani”. Il "rischio" é che l'attivitá sportiva in oratorio diventi quella che funziona meglio. La societá sportiva é cambiata, non funziona più come una volta ed é cambiato anche lo sport. Non é più un semplice giocare, ma reclama determinate regole, sta dentro un sistema. Ed é anche per questo che é educativo”.
“Perché esiste la parrocchia, perche esiste l'oratorio, perche esiste la chiesa? E’ una domanda che dobbiamo porci tutti. Non per fare sport, non per fare teatro e neanche per fare catechesi. La chiesa esiste per raccontare il vangelo, risponde papa Francesco”.
“Lo sport di oggi non é solo esperienza positiva, ma può essere anche esperienza negativa. Perche é un mondo talmente coinvolgente che veicola messaggi fondamentali su che cos'é l'uomo. E qual è l'immagine di uomo che passa nello sport di oggi? Che vincere non é importante, ma é l'unica cosa che conta”.
“L'annuncio fondamentale che possiamo dare ai nostri atleti, non é la messa di natale degli sportivi, ma c'é qualcuno che si sta prendendo cura di te!".
Don Stefano Guidi:
“Si parla di gratuità in oratorio… come se non ci si aspettasse il meglio. L’oratorio è migliorativo, non peggiorativo, anche per le società sportive”.
“La domanda è se siete una società nell’Oratorio o dell’Oratorio. Qual è il problema per un ragazzo dire che gioca nella squadra dell’oratorio? Dobbiamo impegnarci insieme per fare promozione del modello sportivo-educativo delle società sportive d’Oratorio”.
“Più oratorio… più sport, più sport e più Oratorio. Crescere continuamente insieme!”
“Intrattenere una relazione educativa con i ragazzi oggi é molto difficile. La complessitá educativa che c'é oggi, i problemi educativi, richiedono formazione e aggiornamento. Non basta la buona volontá. Che volto di adulti mostriamo ai ragazzi nella proposta umana che stiamo facendo? Il discorso della formazione in oratorio agli allenatori serve a questo. Conosco la fatica, gli impegni, le difficoltá nel trovare le persone? ma questa é una domanda che dobbiamo tenere dentro: il criterio educativo deve venire prima di quello sportivo. Prima di tutto, mettiamo un adulto accanto ad un ragazzo che cresce. Le ore che passa un allenatore insieme ai suoi ragazzi sono sempre tante. Il catechismo é anche lì, soprattutto. Sul campo”.
“Vi invito a seguire tre azioni concrete. Cercare: cominciate una relazione. Con i genitori, con i catechisti, con la comunitá educante. Dialogare: raccontate cosa state facendo con la vostra società. Condividere: pensare insieme a momenti condivisi”.
Al termine delle relazioni, un’ora e mezza di dibattito con 14 interventi da parte dei corsisti. Alla fine della mattinata pranzo in oratorio con le pizze preparate dai ragazzi di Pizzaut (giovani autistici che stanno per aprire una pizzeria). Un incontro bellissimo.
Siamo molto soddisfatti dell’inizio del cammino della scuola dirigenti (giunta al secondo incontro). Il clima é ottimo. La partecipazione dei 70 corsisti è altissima. Restiamo in attesa del prossimo incontro in programma il 19 febbraio, con relatori Mauro Berruto ed Emiliano Mondonico.