Sette successi in trasferta: quanti campi espugnati!
In entrambi i gironi tra le mura amiche si fatica. Solo la Posl vince in casa
Anche la terza giornata Open A1 si è rivelata piena di emozioni.
Nel Girone A, la Fides vince un altro tiebreak, questa volta in casa dell’Usob. Le ospiti, fin dall’avvio, sono ordinate ed incisive e si portano sull’1-0 senza grattacapi (25-10). Nel secondo parziale, però, le locali pareggiano i conti, sfruttando il calo psicologico delle avversarie e i loro numerosi errori. I restanti tre set sono caratterizzati da un grande equilibrio, con entrambe le squadre che alternano fasi di buona pallavolo a fasi di blackout. Alla fine la differenza la fa la maggior lucidità che le ragazze di Corsico riescono a dimostrare nei momenti chiave, vincendo il tie break ai vantaggi.
Altra gara combattuta terminata solo al quinto set è quella tra S. Luigi Bruzzano e Assisi. Le biancoverdi, al loro esordio stagionale, avevano voglia di far bene davanti al proprio pubblico; le gialloblu, dopo la prestazione sotto tono contro Usob, volevano riscattarsi. Negli oltre 150 minuti di match le compagini danno spettacolo. Buona prestazione per le atlete di coach La Tella, che alzano il livello in ricezione ma soprattutto in attacco, vero punto debole della sfida persa la giornata precedente. Per quanto riguarda la formazione di Bruzzano, nonostante la sconfitta c’è la soddisfazione per aver ottenuto un buon punto al proprio ritorno in Open A1, contro una squadra comunque ostica e ben organizzata.
L’Ussa Rozzano deve rimandare i festeggiamenti tra le mura amiche, poiché alla prima apparizione casalinga perde 3-2 contro il S. Rita Volley Milano, che fa 2 su 2 in questo avvio di campionato. Nel primo parziale la compagine di Rozzano sembra avere in mano il pallino del gioco, ma nel secondo e terzo set sbaglia e spreca troppo, permettendo alle avversarie di passare avanti. Nel quarto parziale la situazione si ribalta ancora una volta: il S. Rita cala dal punto di vista fisico e mentale e la gara si porta sul 2-2. Il tie break è al fotofinish e sorride alle biancorosse, che si impongono per 15-12.
Successo netto, invece, quello degli Oratori Cesano Boscone contro il Centro Asteria, che pur non vincendo comincia a convincere e a far intravedere buone trame di gioco. Dopo un primo set completamente dominato dalle ospiti (12-25), i restanti due parziali rimangono in equilibrio fino alla fine. A fare la differenza nei momenti cruciali è soprattutto la maggior esperienza, che consente alla formazione in maglia blu di fare bottino pieno.
Nel Girone B, l’Sds Cinisello supera in trasferta il S. Luigi Cormano con un perentorio 3-0. Le locali soffrono le numerose assenze e il brutto infortunio occorso al proprio libero, mentre le avversarie mettono in scena una buona prestazione, in particolare al servizio, che vale i primi tre punti della stagione.
Altra vittoria tra le mura amiche per la Posl, che sta facendo del fattore campo l’arma in più. In quattro set la formazione di casa domina un’Aso che tenta a più riprese di entrare in partita, ma soffre soprattutto in difesa e in ricezione. Dopo i primi due parziali dominati dalla squadra maglia verde, la formazione di Cernusco riesce a portarsi sul 2-1, approfittando del turnover effettuato dalla Posl. Nel quarto set, però, non c’è storia e le locali chiudono l’incontro sul 3-1.
Vincente ma poco brillante la prestazione dei Boys, che espugnano il campo della Poscar con non poche difficoltà. Dopo un primo parziale completamente sotto tono, le biancazzurre cercano di riscattarsi nei set successivi, mentre le neroverdi faticano a trovare la coordinazione muro-difesa e rendono macchinoso il proprio cambio palla. La partita si conclude comunque 3-1 per le Boys che centrano il secondo successo consecutivo.
Chiudiamo con la spettacolare sfida tra Odb Castelletto e S. Gregorio, caratterizzata da cinque set sempre equilibrati, dai quali sembra impossibile che emerga un vincitore. La spuntano le ragazze di coach Porcellati al termine di un tiebreak al cardiopalma conclusosi ai vantaggi (15-17).
di Alice Fanelli