La 9ª giornata di andata dell’Open A femminile Girone B non regala sorprese da un punto di vista dei risultati, con tutte le squadre favorite che conquistano il bottino pieno. 

Mantiene la testa della classifica (ma ha una partita in più) il Cal. Carugate Verde, che tra le mura amiche si impone per 5-1 sulla Sds Arcobaleno. Le ospiti si presentano alla sfida in condizioni critiche: le assenze sono numerose e il ruolino di marcia dice cinque sconfitte nelle ultime sei giornate, con 12 gol subiti nelle ultime due. Nonostante ciò, le ragazze di mister Canzi riescono a sfoderare una prestazione di livello, che nella prima parte di gara mette apprensione alla squadra locale. Col passare dei minuti, però, emerge la maggiore qualità del Carugate, che prende in mano il pallino del gioco e nel finale arrotonda il risultato su un forse troppo pesante 5-1. 

Niente da fare per la Pro Lissone, ancora alla ricerca del primo punto stagionale. Sul campo del S. Paolo Rho, il primo tempo è equilibrato, mentre nella ripresa la retroguardia ospite non riesce più arginare le folate offensive avversarie. Il punteggio finale è un perentorio 3-0, con i timbri di Marinoni Beatrice, Marinoni Francesca e Maria Pucino. 

Chiudiamo con il match più combattuto e più teso di giornata. La Polis Senago fatica e non poco contro lo Spazio a Calcio, che gioca un primo tempo superiore e passa in vantaggio con la rete di Brighenti. Nella ripresa Deponti e compagne provano la reazione e iniziano ad impensierire la difesa amaranto. L’episodio che cambia le sorti dell’incontro è il rigore assegnato alla Polis e trasformato con freddezza da Valentina Penati. Da quel momento la squadra di casa ci crede e continua ad attaccare, lasciando però spazio alle pericolose ripartenze avversarie. Ad una manciata di secondi dal termine, è ancora Penati a trovare la via della rete, punendo un errore dell’estremo difensore dello Spazio a Calcio e regalando i tre punti alla propria squadra. 

Non disputate Osl Muggiò - Apo Vedano e S. Bernardo - Osg 2001 Wendy/B.

di Stefano Baldan