Settebello Apo Vedano: ora la vetta è tutta tua!
Cinquine casalinghe per Polis e Cal. Carugate. Torna alla vittoria il Muggiò
Un testacoda che rispetta i favori del pronostico quello tra Cal. Carugate e Pro Lissone. Continua il momento negativo delle biancoblu, che in questo avvio di stagione non sembrano riuscire a trovare la quadratura del cerchio. Le locali chiudono il primo tempo sul 3-0 e nella ripresa realizzano anche il quarto e il quinto gol, concedendo solo nel finale la rete della bandiera.
In quel di Vedano, l’Apo guidata da Massimo Moda vince contro lo Spazio a Calcio Amaranto con il risultato di 7-3, che però non rispecchia appieno l’andamento della sfida. Dopo 35’ di equilibrio testimoniato dal parziale di 3-3, con le ospiti per due volte in vantaggio e per due volte recuperate, le padrone di casa cambiano marcia e vanno in rete ben quattro volte in pochi minuti. Lo Spazio a Calcio, nonostante la buona prestazione, torna a casa con grande rammarico per il blackout finale, che purtroppo è costato carissimo.
Dopo il pesante ko di settimana scorsa, la Polis Senago non sbaglia atteggiamento e prestazione contro la Sds Arcobaleno. Scese in campo per vincere, le ragazze di mister Lattuada tengono in mano le redini del gioco per tutta la gara, concedendo l’unica occasione a Mondonico (a quota 9 centri stagionali). Il 5-1 finale non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni.
Vittoria e sorpasso in classifica per il S. Bernardo, che tra le mura amiche supera il S. Paolo Rho. La squadra di casa controlla benissimo le avversarie e quando riparte è sempre pericolosa. Sul risultato di 2-2, ad inizio ripresa il S. Bernardo si scatena e con tre gol in rapida successione taglia le gambe alle biancoblu, mettendo una pietra tombale sull’esito dell’incontro.
Tira fuori la testa dai bassifondi della classifica l’Osl Muggiò, che supera 3-2 l’Osg 2001 Wendy/B e sale a 7 punti, ricucendo il distacco con le squadre che la precedono.
Il girone rimane molto equilibrato, sia per la lotta al titolo che per playoff e playout, e l’impressione è che l’incertezza regnerà fino alla fine.
di Stefano Baldan