Altra goleada dell'Arca. Poker Baggese al S. Nicolao
Il S. Vito ne fa cinque al Gorla. 2-2 tra Spazio a Calcio e Atletico Barona
Il Girone A dell’Open A Femminile è arrivato al giro di boa e si possono fare i primi bilanci.
A prendersi la copertina è sicuramente l’Arca, fino ad ora dominatrice assoluta del campionato. Sul campo dell’Assisi, le arancionere danno l’ennesima prova di forza e stravincono per 1-7. Con una gara da recuperare, Foieni e compagne sono a punteggio pieno, hanno il miglior attacco e la seconda miglior difesa. Numeri impressionanti, che lasciano pensare ad un girone di ritorno che sa tanto di passerella verso la promozione.
Secondo posto e difesa impenetrabile per la Baggese, distante sette lunghezze dalla capolista. Le rossonere, davanti al proprio pubblico, si impongono per 4-0 su un S. Nicolao Forlanini che tiene botta per un tempo, ma che poi deve arrendersi alla superiorità tecnica delle avversarie.
La sfida per il gradino più basso del podio se la aggiudica il S. Vito Milano, che tra le mura amiche supera il Gorla. Partita in equilibrio almeno per tutta la prima frazione, ma sul risultato di 2-2 le giallonere accusano un evidente calo fisico; sfruttando le grandi dimensioni del campo e le difficoltà delle avversarie, le padrone di casa dominano il gioco e fanno bottino pieno col punteggio di 5-2.
Impattano per 2-2, conquistando un punto che serve a poco ad entrambe, Spazio a Calcio Blu e Atletico Barona. Risultato giusto, che rispecchia quanto visto in campo. Le ospiti passano in vantaggio per ben due volte, ma prima Irene Pellecchia e poi Elisa Tonelli ristabiliscono la parità.
Rinviato il match tra Pasturago F.A. e Aurora 72.
Dando un’occhiata alla classifica, nelle retrovie Assisi e Forlanini sono alla disperata ricerca di punti per poter agganciare il duo Barona - Spazio a Calcio. Saranno queste quattro squadre a contendersi la salvezza diretta senza passare dai play out. Girone di andata da dimenticare per l’Aurora, che con soli due punti vede in questo momento gli spareggi come obbiettivo massimo.
di Stefano Baldan