Il Mondo in una squadra
Undici nazioni e quattro continenti in una sola formazione
La notizia è di quelle buone, che danno respiro al cuore e fanno ben sperare. Ha fatto il suo esordio nei campionati Csi la prima formazione multietnica composta da quindici giovani di undici nazionalità appartenenti a ben 4 continenti diversi. Un primato assoluto che ci inorgoglisce e fa gridare a gran voce: “Benvenuti ragazzi!”. Un finale splendido per una storia cominciata 14 anni fa con la prima edizione del Trofeo della Pace organizzato dalla Universal Peace Federation di Monza in collaborazione con la UISP.
Le numerose edizioni hanno dato vita ad un gruppo stabile di giovani appassionati di calcio che desideravano vivere un’esperienza sportiva più impegnativa e quindi hanno pensato ad un vero campionato. Grazie alla disponibilità dell’ASD San Rocco Monza, l’originale compagine si è affiliata al Csi e iscritta al campionato di calcio a 7 nella categoria open. La prima partita (il 6 ottobre scorso contro Ascot Triante) non è andata benissimo, ma siamo certi che in futuro avrà modo di riscattarsi. La squadra si chiama San Rocco Calcio UPF (Universal Peace Federation) e, oltre a giocare, è la prova vivente e tangibile di come lo sport parli un linguaggio universale e favorisca amicizia, integrazione, conoscenza e rispetto reciproco anche tra persone di diversa nazionalità e cultura. La compagine è allenata da uno staff tricolore, la lingua comune è l’italiano nonostante solo due giocatori lo siano davvero. Si allenano, giocano, vincono o perdono come ogni altra squadra e questo è il grande valore aggiunto: l’ordinarietà di un’esperienza straordinaria. Del San Rocco Calcio UPF fanno parte anche alcuni ragazzi minorenni che, oltre a garantire fiato e resistenza al gruppo, godono dei benefici di un ambiente positivo e stimolante come quello oratoriano.
Curiosi di saperne un po' di più dei nuovi arrivati in casa Csi abbiamo incontrato Carlo Chierico, presidente UPF Monza. “L’obiettivo di Universal Peace Federation si concretizza nella promozione di una vera cultura di pace che trascenda religioni, etnie e nazionalità – ci ha spiegato Carlo Chierico -. Utilizziamo molti strumenti tra i quali lo sport che si è dimostrato quello migliore per parlare ai giovani e, nel contempo, favorire conoscenza reciproca, amicizia e rispetto delle differenze”. Una convinzione che appartiene al dna del Csi e ha reso davvero piacevole la nostra chiacchierata. “In poco più di un mese dall’inizio degli allenamenti i ragazzi della squadra hanno migliorato in maniera significativa l’uso della lingua e parlano tra loro utilizzando l’italiano. Organizziamo momenti ludici e ricreativi anche al di fuori degli appuntamenti sportivi cercando di coinvolgere famiglie ed amici… insomma una squadra allargata! Grazie al San Rocco Monza e al Csi riusciremo a dare stabilità e continuità al progetto e non è poco. Lo staff tecnico è composto da volontari e l’attività è gratuita per i ragazzi grazie ad uno sponsor, l’azienda Sfera Design di Monza col marchio “Migliorshoop Ecommerce” che ci sostiene coprendo le spese relative all’iscrizione, al materiale sportivo e quanto è necessario”.
Immaginando progetti per il futuro ce ne vengono in mente tanti e immediatamente condivisi all’insegna di una naturale comunione di intenti. “Abbiamo pensato anche alle donne e organizzato (ben sette le edizioni) il torneo interetnico di pallavolo femminile con sei squadre con atlete di diversa età, etnia e religione…. un successo. Vorremmo dar vita ad una squadra multietnica stabile e partecipare ad un campionato”. Scontata la mia risposta, il Csi è pronto ad accoglierle.
di Lucia Teormino