«Avervi qui non è solo una questione funzionale ai vostri lavori, ma è una cosa dal grande valore simbolico perché entrambi lavoriamo spesso sugli stessi argomenti, ed è significativo che oggi, mentre in redazione discuteremo di sport e razzismo, voi siate qui a discutere di sport e valori. Siete l'agente educativo principale nel mondo dello sportivo italiano, sia per la storia che avete che per la capillarità. Siamo simbolicamente vicini oggi a parlare di queste cose, quindi grazie davvero». 

Quando sei ospite nel palazzo di uno dei primi sei quotidiani nazionali per tiratura e notorietà, dovresti essere tu a ringraziare davvero con tutto il cuore. Quando il Direttore è però una persona eccezionale come si è dimostrata Marco Girardo, allora capita di restare abbastanza colpiti per il suo discorso. Con le parole che abbiamo riportato infatti, il Direttore di Avvenire ha accolto i membri della Presidenza del CSI Milano, che ieri 22 gennaio hanno svolto i lavori ina una sala della sede milanese del quotidiano della CEI. 

Il legame tra CSI e Avvenire inizia nel 1966, quando il comitato decide di chiudere "Comunità Sportiva", pubblicazione informativa con tutta l'attività, per iniziare ad affidare i propri racconti ad un inserto speciale allegato proprio al quotidiano cattolico. «CSI e Avvenire hanno da sempre camminato accanto condividendo non solo la propria identità di ispirazione cristiana, ma anche l'entusiasmo di vivere il proprio tempo accettandone le sfide - ha spiegato Massimo Achini, presidente del nostro comitato - Ora è bello continuare questa collaborazione aprendo nuove collaborazioni su più fronti».

Senza sbilanciarci, ma è possibile che ci saranno novità anche in termini di formazione a disposizione delle società sportive. È ancora tutto in divenire ma di sicuro ci sono ottime basi affinché il proseguo del rapporto tra il quotidiano della CEI e i CSI si arricchisca di altri pezzi preziosi.