Che ricchezza il camp allenatori
In 80 raggiungo Boario per la formazione
Era un esperimento e l’esperimento può dichiararsi ufficialmente riuscito. Una carovana di 80 allenatrici e allenatori CSI hanno trascorso insieme un weekend lungo per il corso di aggiornamento di 2° livello, questa volta in formula residenziale. 30 giugno, 1 e 2 luglio, Darfo di Boario Terme. Queste le date e il luogo che hanno ospitato i nostri mister e coach insieme allo staff della formazione e ai formatori.
Sono state giornate scandite dagli impegni in aula e sul campo, alternando ore teoriche e lezioni pratiche, condividendo esperienze, domande, difficoltà e facendo emergere un importante desiderio di confronto tra iscritti e formatori e tra gli stessi corsisti.
I 49 allenatori di calcio, tra cui due allenatrici, sono stati seguiti quotidianamente dai quattro assi della formazione CSI: Daniele Tacchini, Paolo Pichi, Andrea Testa e Massimo Mapelli. Per i/le 23 coach di volley ben assortiti per fasce d’età, la guida è stata affidata all’ormai storico formatore CSI Pasquale Abbatecola e alla new entry di spessore Luca Beggiolin con un passato da pallavolista professionista di massima serie. Anche per gli 8 coach amanti della palla a spicchi sono stati tre giorni in cui mettersi in gioco e fare incetta di spunti e consigli emersi durante le lezioni di Matteo Dedè, altra storica conoscenza CSI nonostante la giovanissima età.
Le giornate sono state organizzate minuziosamente da Daniela Roverselli, responsabile della formazione allenatori e Chiara Di Silvestro della segreteria di formazione, mentre i programmi del corso sono stati studiati nei dettagli dai tecnici qualificati poi presenti la camp. Sei ore di lavoro ogni giorno hanno lasciato spazio libero unicamente per colazione, pranzo e cena, sebbene le prime due serate abbiano regalato momenti di aggregazione importanti. Il venerdì è stato il Presidente Achini ad aprire le danze con un intervento di importante riflessione sul ruolo dell’allenatore e la complessità dell’avere a che fare con i giovani nel contesto odierno. Il sabato sera invece, quiz, giochi aperitivo e karaoke hanno regalato uno dei momenti più esilaranti dei tre giorni. Mister e coach hanno smesso i panni seri degli “allievi” e si sono lanciati in karaoke a squarcia gola, sfide a Sarabanda e duelli a colpi di quiz sportivi.
Nel pomeriggio di domenica ognuno ha fatto ritorno alle proprie società, ma i sorrisi incontrati, le nuove amicizie viste nascere, le ore spese a chiacchierare di sport e giovani anche fuori dalle ore di lezione, l’alchimia creatasi tra diverse società, sono tutte cose che dimostrano quanto la scelta del camp residenziale sia stata vincente e da ripetere annualmente. Ci piace menzionare Vincenzo Di Pinto, un giovane ragazzo di Roma, allenatore di calcio a 5, che ha raggiunto Boario in treno e si è iscritto al corso del Comitato di Milano. Di sicuro Vincenzo sarà tornato a casa con la rubrica dello smartphone più ricca.
Si potrà sempre migliorare, ma l’inizio è sembrato davvero un inizio in grande stile.