1.328 Asd hanno partecipato al bando promosso dal Governo
Oltre 1 milione di euro per le società affiliate al CSI
Sono complessivamente 1.328 le domande di contributo a fondo perduto, giunte all’Ufficio per lo Sport del Governo italiano da parte delle società sportive affiliate al CSI. Di queste, eccezion fatta per le 38 richieste non regolari, saranno ben 1.290 le domande che procederanno alle verifiche finali espletate nelle stanze di Palazzo Chigi, per una somma di oltre 1 milione di euro, stanziata per le affiliate ciessine, su un totale complessivo di 8 milioni e mezzo; una delle somme più importanti dell’intero panorama sportivo.
“Questo non solo è il risultato del lavoro della Presidenza Nazionale, puntuale nell’informare e rilasciare alle nostre ASD le documentazioni necessarie fin dalle prime ore della finestra utile – sottolinea il Presidente Nazionale Vittorio Bosio – ma anche il riconoscimento del lavoro sportivo quotidiano che le società affiliate al CSI svolgono a favore dei cittadini, con un impatto sociale positivo che è unico nel suo genere. Ci dispiace solo per quelle ASD che non hanno saputo cogliere una importante occasione per sostenere i danni subito dalla pandemia; i fondi c’erano ma non sono stati sfruttati del tutto. Per la prima volta un Governo Italiano ha dimostrato in concreto di credere nel sistema sportivo di base; ci auguriamo che le prossime scelte, anche in tema di riforma del sistema sportivo italiano, siano coerenti con questo atteggiamento, anche se le prime notizie che trapelano non sono del tutto incoraggianti”.
Da fonti governative si prevede la conclusione di tutte le doverose verifiche entro la fine di luglio, con l’ erogazione effettiva alle ASD aventi diritto che avverrà presumibilmente nel mese di agosto. Le società sportive potranno così ricevere sostegno economico proprio a ridosso della tanto agognata ripresa delle attività. “Settembre ed ottobre saranno due mesi difficili per tutti, sia sul piano epidemiologico, sia su quello economico – prosegue il presidente Bosio – Ora, al netto di una potenziale seconda ondata, tocca al Governo, dopo aver sostenuto le ASD, pensare a come supportare concretamente le sedi territoriali degli Organismi Sportivi come il CSI, affinché alla ripresa siano in grado di tornare pienamente operativi. Ad oggi gli Enti di Promozione Sportiva subiscono un taglio del 30% dei finanziamenti alle strutture; speriamo che il Governo ci ripensi, altrimenti si corre il rischio, paradossale, che le società sportive che ora riceveranno sostegno, a settembre poi non abbiano più i campionati giovanili e amatoriali cui iscriversi, poiché i comitati territoriali senza fondi non potranno ripartire. Ora sappiamo che sono rimasti anche i soldi per rimediare a questi tagli; occorre solo un po’ di sensibilità politica anche verso chi, l’attività sportiva per le ASD, la organizza tutti i giorni”.