Educare davvero con lo sport: fare un progetto per ogni atleta e uno per la squadra
18 settembre 2023
Non siete stufi di sentir parlare dei problemi degli adolescenti, dei giovani, dei preadolescenti? Non vi sembra ora di sentirsi parte della soluzione? Perché ogni allenatore può essere parte di ciò che serve a questi giovani per uscire da situazioni di complessità. Per questo ho una piccola proposta avvincente e forse complessa, ma probabilmente molto utile.
Provate, voi allenatori e dirigenti, a prendervi del tempo per scrivere un progetto individuale per ogni vostro atleta in squadra, e uno per la squadra in generale. Cosa vuol dire di concreto? Vuol dire spendere del tempo per le persone, vuol dire scrivere nero su bianco che obiettivi educativi volete perseguire con ogni singolo/a atleta e con la squadra in generale.
Ovviamente si parla di cose semplici sia chiaro, per esempio fare attenzione a chi è più timido/a, a lui/lei andrà dedicato del tempo affinché sia meno insicuro/a e trovi più fiducia in sé. Oppure, può essere che ci sia un ragazzo o una ragazza un po’ troppo gasato/a ed egoista, che deve imparare cosa vuol dire mettersi al servizio degli altri. Capiterà di sicuro di avere qualcuno/a che farà più panchina di altri, e bisognerà fare di tutto per non perderlo/a, oppure chi si impegna poco e deve capire il senso del sacrificio, e ancora capiterà di aver a che fare con atleti/e che si sentono un po’ fuori dal gruppo e devono essere “tirati dentro”. Insomma, piccole attenzioni da correggere.
La stessa cosa vale per le squadre in generale, ogni gruppo ha aspetti educativi (non solo sportivi) e qualcosa su cui lavorare, qualcosa da correggere e migliorare. C’è chi deve imparare a essere più coeso, chi dovrebbe riavvicinarsi un po’ al mondo dell’oratorio e al senso per cui si fa sport lì, o chi ha bisogno di mettere alla prova la capacità di crescere insieme come squadra senza perdere nessuno.
Se il direttivo si siede attorno ad un tavolo e condivide questi progetti, fa un salto di qualità passando da un generico “vogliamo educare” ad uno specifico: “abbiamo un progetto su di te”. È di sicuro un metodo nuovo, coraggioso e semplice, che richiede del tempo certo ma che serve a chiarire il percorso che si ha davanti. Con i piccoli e con i più grandi non è praticabile del tutto questo cammino, i bimbi sono in fase di crescita e gli adulti hanno vite complesse e caratteri ben formati. Ma i giovani hanno bisogno di voi, quindi se vi va sperimentate questa strada in queste settimane dove non c’è il campionato ed è possibile ancora prendersi del tempo per ragionare a bocce ferme. Sono le settimane giuste per impostare questo lavoro.