Partita la rivoluzione della Giustizia Sportiva
20 marzo 2023
Sabato 18 marzo resterà una data storica: abbiamo ufficialmente aperto il cantiere per la riforma della Giustizia Sportiva.
Sono state 5 ore abbondanti di lavoro per presentare e discutere la prima bozza di ordinamento redatta da un team di esperti capitanato dall’ Avvocato Alessandro Izar, e attorno al quale si sono riunite circa 30 persone, quasi la totalità del nostro gruppo Giustizia Sportiva di Comitato.
Il ragionamento è molto semplice: l’attuale ordinamento sportivo utilizzato da tutte le federazioni, enti e CONI, prevede una giustizia sanzionatoria, mentre noi abbiamo bisogno, per essere coerenti con il nostro mandato educativo, di un forte sguardo riabilitativo, di una giustizia sportiva rieducativa, vera, moderna, che dia la certezza “della pena” ma che sia in grado di rispondere alle istanze educative. Ecco perché ci siamo avventurati in un’impresa titanica come quella di riscrivere una Giustizia Sportiva ad alta concentrazione educativa, consapevoli di aprire una strada nuova nel nostro paese.
Ora serve pazienza, avere i piedi per terra, utilizzare buon senso e gradualità, ma siamo sicuro che il nuovo ordinamento vi piacerà, a partire dal fatto che alle società sportive sarà consentito esprimere la propria “versione dei fatti” già nel giudizio di 1° grado, ma non solo. Nasceranno figure nuove, come il responsabile della Giustizia Sportiva, che indicherà “pene alternative” come fossero una sorta di “servizi sociali sportivi”.
Ora la bozza di riforma dovrà passare al vaglio del Consiglio Provinciale entro l’estate, poi potrà entrare in vigore a partire da settembre 2023 e adottata gradualmente in via sperimentale. Crediamo che voi società sportive possiate essere orgogliose di un comitato che si complica la vita e si avventura su strade difficili senza nascondersi dietro ad alibi; un comitato che continua a mettersi in gioco per migliorare ogni proposta educativa rivolta a voi società e agli atleti ed atlete, Giustizia Sportiva compresa.
E così dovreste essere orgogliosi di un team di 30 persone che ogni settimana esamina circa 1100 referti gara. Ognuno tende a vedere questo aspetto della grande macchina organizzativa, solo quando un provvedimento lo interessa da vicino magari deludendolo per le decisioni prese dai Giudici. A mente fredda però, provate a pensare al servizio che queste persone offrono, esaminando uno dopo l’altro le migliaia di referti che giungono ogni settimana, vagliandoli con scrupolo, puntualità, senza ritardi, con attenzione ed estrema professionalità ve lo posso garantire. Senza queste persone tenere in piedi una giustizia sportiva ed una regolarità dei campionati sarebbe impossibile. Sono i nostri cameramen dietro le quinte, i tecnici che nessuno vede e fanno stare in piedi lo spettacolo, quelli che non prendono quasi mai i ringraziamenti e che lavorano sempre nell’ombra. Queste righe sono l’occasione per dire grazie di cuore ai cari Giudici Sportivi del CSI; grazie di cuore Commissioni Tecniche, grazie per l’immenso lavoro che svolgete.
Ora, guardando al futuro, ci sarà attesa per i primi passi di questa nuova rivoluzione nella Giustizia Sportiva, ma una cosa è certa: il cantiere è aperto, ed è una cosa davvero grande.