E' il futuro che pilota il presente
10 ottobre 2021
Prendo in prestito il titolo dell’ultimo libro di Roberto Ghiretti, dedicato alle società sportive, perché dice bene dell'atteggiamento che oggi dobbiamo avere tutti.
Ci sono sfide immense che guardano negli occhi le società sportive. La sfida della sfida é chiara e precisa: essere, nel proprio territorio, costruttori di comunità.
Oggi tanto, ma proprio tanto, del presente e del futuro di ogni società sportiva, si gioca qui.
Una volta per essere una buona società sportiva bisogna essere ben organizzati e tutto ruotava intorno ad “allenamenti, partite e campionati“. Oggi non é più così. Quella dimensione (allenamenti, partite e campionati) esiste ancora ed é fondamentale. Guai se non ci fosse e se non fosse curata ogni giorno nei dettagli. Ma é come fare la doccia la mattina. É un problema enorme se manca l'acqua oppure è fredda… ma non puoi dire che per tutta la giornata hai fatto semplicemente la doccia.
Oggi le società sportive sono chiamate a guardare oltre. Non è facile ma è possibile. Ogni società sportiva è sommersa da una quantità di burocrazia impressionate. Si sceglie di stare nel gruppo sportivo perché si vuole bene ai ragazzi. Ma si finisce per passare più tempo dietro ad una scrivania che con loro per occuparsi di mille questioni organizzative. Se oggi dovessi chiedere al Governo una cosa, non chiederei soldi per lo sport. Chiederei di rendere “leggera“, meglio, “leggerissima“ la parte burocratica. Tanto guardate, chi vuole fare il furbo e usare lo sport per fare “schifezze“ a livello amministrativo oggi finisce per farlo lo stesso. Chi invece vuole educare e stare dalla parte dei ragazzi finisce per essere schiacciato da tonnellate di burocrazia.
In questo contesto non é facile “volare alto“ e affrontare a viso aperto le vere sfide del nostro tempo. Oggi ogni società sportiva é chiamata a costruire comunità. Meglio, é chiamata ad essere il centro della comunità. É chiamata a costruire relazioni con tutti “dentro e fuori l'oratorio“, aprendosi al territorio ed ad ogni realtà possibile. Tantissime società sportive lo fanno già e lo fanno molto bene. Hanno costruito alleanze con altre realtà educative ed alcune sono entrate sistematicamente nei patti di sviluppo del territorio delle amministrazioni locali. Oggi ogni società sportiva é chiamata a sottoscrivere con i genitori “Patti educativi“, dicendo con chiarezza che non siamo un “baby parking“ o un “campionificio di domani“. Se porti qui tuo figlio devi sapere che noi vogliamo “metterci insieme alla tua famiglia“ per educarlo alla vita. La relazione con i genitori non può passare della ricevuta dell’iscrizione ma da un patto educativo scritto (nero su bianco) e firmato. La società sportiva oggi è chiamata a cambiare atteggiamento con gli amministratori. Basta andare con il “cappello in mano“ a chiedere qualche soldino per tirare avanti. È chiamata ad andare con il progetto educativo (scritto) da mettere sul tavolo per dire a Sindaci e agli Assessori: ”noi siamo qui per costruire comunità nel vostro territorio. Siamo un'agenzia educativa preziosa e vogliamo essere presi sul serio". La società sportiva oggi é chiamata a “qualificare il suo volontariato“ chiedendo sempre di più ad allenatori e dirigenti di formarsi perché senza questa condizione si rischia di girare a vuoto in termini educativi. La società sportiva oggi é chiamata anche a cambiare sportivamente parlando... Stanno cambiando i ragazzi. Sta cambiando la società. Stanno cambiando le tendenze dello sport e le cose “sportive“ che piacciono ai ragazzi. Pensate che l'ha capito il CIO che ha fatto diventare discipline olimpiche il Basket 3vs3 e alle prossime olimpiadi ammetterà anche il Parkour. La società sportiva deve aprirsi a nuovi sport, a nuove tendenze, a sperimentazioni… Deve farlo per non diventare una realtà che lascerà fuori sempre più ragazzi. La società sportiva deve allargare gli orizzonti e dire che l'attività motoria per anziani, per adulti, per..., per..., per... non sono cose che non la riguardano, ma terreni sui quali portare la sua meravigliosa vocazione educativa.
La società sportiva oggi é chiamata a mettere all'odg del proprio consiglio direttivo, un sogno da realizzare entro un mese, un sogno da realizzare entro l'anno, un sogno da realizzare entro tre anni. La società sportiva oggi è chiamata a abbandonare definitivamente la logica del “da noi si è sempre fatto così“ o la logica del “ragionare in piccolo guardandosi i piedi“ per affrontare a viso aperto le sfide del nostro tempo. Acceleratori educativi, acceleratori di socialità, cemento armato sul quale costruire comunità. Questa la sfida che le società sportive hanno davanti. Bene. Sapete una cosa? Questa sfida riguarda ogni società sportiva di tutta Italia. Possiamo dire a chiare lettere che società sportive come le vostre sono avanti anni luce in questa direzione. Siamo orgogliosissimi dello sguardo che avete. Se ci sono oggi in giro società sportive che “aprono strade impossibili“ e che ragionano con “il futuro che pilota il presente“, quelle sono le vostre. Avanti così, con coraggio, fiducia e senza tentennamenti.
Massimo Achini