Lettera aperta del mister ad un suo giocatore
È una lettera immaginaria ma che scriverei davvero ad ogni ragazzo che ho allenato.
Caro Matteo, quante volte ti ho detto: “non mollare”.Te lo ricorderai di sicuro! Te l’ho detto mille volte quando mancavano pochi minuti alla fine della partita e gli avversari ci schiacciavamo in difesa. Dalla panchina urlavo a squarciagola: “Ragazzi manca poco non molliamo”. Quante volte in allenamento mi hai sentito dire durante le ripetute: “Raga, ne mancano solo due. Dai non molliamo”.
Sai Matteo non ci vediamo da una vita. Quanto manca quel trovarci al campo due sere alla settimana. Manca a me terribilmente. Ogni martedì e giovedì alle 18 divento un pochino triste dentro. Magari sto camminando per strada. Magari sono a casa a lavorare in smart working ma dentro di me, quasi inconsciamente, il pensiero corre al fatto che proprio in quel momento iniziavano gli allenamenti.
Ad occhi aperti vedo e rivedo voi che arrivate al campo, vedo gli spogliatoi, vi vedo uscire ed iniziare a “bighellonare” tra tiri in porta e dintorni ed io che vi dico una, due, tre volte: “Raga dai, venite qui che iniziamo”. Mi manca tutto quello. Mi manca da morire. Credo manchi anche a te, caro Matteo.
Non sei mai stato un santo durante gli allenamenti. Lo sai anche tu che a volte non avevi voglia e gestirti era un po’ complicato. Ma sono sicuro che adesso quell’allenarsi al campo ti manca da morire.
Ti immagino a casa un po’ disorientato e spaesato. Niente allenamenti e partite per un anno é una mazzata tremenda. Sino a ieri capitava solo ad un ragazzo su migliaia, magari vittima di un brutto (ma proprio brutto) infortunio.
Oggi é così per tutti. Ed allora, Matteo, proprio adesso ho bisogno di urlarti: “Forza, non mollare”.
Torneremo a giocare e torneremo a gustare amicizia, vita vera, sudore, valori, risate e arrabbiature.
Torneremo a giocare. Forse fra qualche settimana, forse a settembre. Non so dirtelo con certezza. Quel che conta é che torneremo a giocare. Tu nel frattempo non mollare!
Hai speso anni di allenamenti e partite per capire il valore dell’impegno, della fatica, del rispetto per i compagni, dell’aiutare gli altri, del perdere per rialzarsi e dare più di prima. Ora non dimenticare tutto. Non lasciare che l’apatia e il vuoto di questo tempo prenda il sopravvento.
Se ti può aiutare, dai spazio ai ricordi. Rivivi con la mente e con il cuore le emozioni, le partite, le delusioni che abbiamo condiviso e che ci hanno fatto crescere. Ma soprattutto non mollare e non molliamo!
Ricordi quello che ci siamo sempre detti? “Ci sono momenti delle partite davvero difficili. Dove tutto sembra perduto. Lì si vedono i veri giocatori. Non mollano. Reagiscono e riprendono in mano la partita lottando in campo da leoni”.
Bene Matteo, fai così. Anzi, facciamolo insieme. Nessuna zona rossa o arancio può impedirci di mantenere i rapporti con i compagni di squadra. Certo dopo tanti mesi la voglia passa e si cade nel torpore. Gli altri, ma noi no! Ci inventeremo sempre qualcosa per restare in contatto e per continuare ad essere squadra anche se a distanza e anche se dobbiamo convivere con mille restrizioni imposte da questo maledetto virus. Anche nella tua vita fai così. Non lasciarti andare all’apatia e alla sfiducia. Non mollare!!! Ripensa ai valori della vita che hai imparato in campo tra allenamenti e partite. Riflettici sopra e falli diventare più forti. Allenati da solo se puoi, ma soprattutto coltiva dentro una voglia matta di tornare a giocare. Quando ricominceremo tutto sarà meravigliosamente nuovo e più bello. Ogni allenamento e ogni partita regalerà emozioni che prima davamo un po’ per scontate. Mi raccomando non mollare!!!
Ti ricordi quello che ti dicevo ogni volta che stava per iniziare la partita? “Tranquillo mi raccomando. Gioca come sai e ricordati che mi fido di te”.
Bene, te lo dico anche adesso. E te lo dico più convinto di prima!
“Tranquillo, senza sport, senza scuola e senza amici è dura, ma vivi come sai e ricordati che mi fido di te”.
Un abbraccio
Il tuo mister
Massimo Achini