Una bella letterina da appendere sulla porta dello spogliatoio
Dicono che dopo la pandemia non saremo più quelli di prima e saremo tutti migliori. Sarà vero?
Abbiamo provato ad immaginare una lettera aperta che potrebbe essere appesa in qualsiasi spogliatoio. È solo una bozza. Voi sicuramente sapreste scriverne una più bella ed incisiva. Quello che conta è lasciare un messaggio che aiuti i ragazzi a riflettere ed evitare di ricominciare gli allenamenti lasciando tutto come prima.
Cari ragazzi, la nostra squadra non sarà più come prima.
Da oggi sarà migliore e più bella. La pandemia ci ha portato via 13 mesi di sport. Rispetto a questa esperienza c’è un prima e un dopo.
Prima della pandemia capitava di arrivare all’allenamento controvoglia. Capitava di “sbuffare” dopo qualche esercizio e di dire: “Allora quando giochiamo?” Capitava di saltare gli allenamenti pretendendo poi di giocare lo stesso la partita.
Prima della pandemia capitava di pensare che vincere fosse tutto e capitava di arrabbiarsi per una sconfitta come se fosse la fine del mondo.
Prima della pandemia capitava di “fregarsene” dei compagni di squadra e di ragionare con io, io, io...
Prima della pandemia capitava di pensare che il mister era bravo se ci faceva giocare e non capiva niente se ci lasciava in panchina.
Prima della pandemia capitava di pensare che la cosa importante non era l’amicizia con i compagni di squadra ma il prestigio della società sportiva (che campionato fa, con chi è gemellata e cose così...).
Prima della pandemia capitava di vedere genitori che non pensavano a far divertire i loro ragazzi ma a considerarli come campioncini incompresi.
Prima della pandemia capitava di vedere spesso spogliatoi lasciati sporchi e disordinati, tanto qualcuno avrebbe pulito e messo a posto.
Prima della pandemia capitava di sentire in giro pochi “grazie” da parte dei ragazzi vedendoli ragionare spesso come se tutto fosse dovuto.
Prima della pandemia capitava di litigare per una sconfitta o di considerare quelli meno bravi meno importanti per la squadra.
Prima della pandemia.
Dopo questi lunghissimi mesi di lockdown sportivo abbiamo tutti occhi nuovi con i quali guardare allo sport, agli allenamenti, alle partite, alla squadra.
Un po’ gli atteggiamenti del “prima della pandemia” resteranno. É normale, naturale e sarebbe ipocrita se non fosse così.
Ma non tutto sarà come prima.
Ci saranno più sorrisi, più grazie, più umanità, più abbracci, più festa, più allegria, più rispetto e più attenzione per tutti a colorare ogni allenamento e ogni momento di vita della squadra.
La pandemia ci ha portato via per 13 mesi la normalità della nostra squadra. Ed é stata una delle cose che ci é mancata di più. Ma mancata davvero. Abbiamo capito tutti che far parte della squadra e della nostra società sportiva é qualcosa che rende più bella la nostra vita.
I campioni sanno imparare da i momenti difficili. I campioni non dimenticano.
Ecco perché ora tutto dipende da noi. Se vogliamo essere campioni di noi stessi dobbiamo ricordare la “lezione di vita” che abbiamo imparato in questi mesi e guardare con occhi nuovi ogni istante di vita della nostra squadra.
Pensateci ragazzi. Si tratta di qualcosa di importante per la vostra vita.
Massimo Achini