Qualche indicazione per le società sportive nel decreto “Cura Italia”
Stare a casa è il modo per giocare da campioni
Stiamo vivendo ancora settimane tremende. L’attenzione di tutti é sul numero dei contagi e sugli sviluppi che la "partita", quella più difficile che abbiamo mai giocato, prenderà nei prossimi giorni.
Stare a casa è il modo per giocare da campioni.
Mi sono sentito con tantissimi presidenti e dirigenti. A tutti mancano terribilmente i ragazzi e la quotidianità della società sportiva. I mille casini, i duemila problemi, le tremila arrabbiature che abbiamo sempre “maledetto” oggi sono un vuoto faticoso da colmare.
É ancora presto per dire quando si ripartirà. Dobbiamo avere pazienza.
Dentro questo quadro le società sportive hanno dato prova di una creatività impressionante. La campagna defli allenamenti a casa, promossa dal Csi Milano, ha generato l’impossibile. I social sono stati travolti da video, uno più bello dell’altro, di allenamenti a casa realizzati con fantasia, ironia, divertimento e allegria. È meraviglioso!
Ora c’è chi convoca allenamenti via skype con tutti i ragazzi collegati per sentirsi, salutarsi, fare gruppo e ragionare insieme su come migliorare la squadra.
Nel frattempo, segnaliamo alcuni aspetti usciti nel Decreto “Cura Italia” rivolti alle associazioni sportive.
Per decodificare tutte le opportunità che il Decreto prevede ci vorrà qualche tempo e bisognerà lasciare la parola agli esperti. Ed io di sicuro non lo sono.
Vi voglio evidenziare subito gli articoli 95 e 96 del Decreto perché sicuramente a qualche società sportiva possono interessare.
Art. 95
“1. Per le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le società e associazioni sportive, professionistiche e dilettantistiche, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, sono sospesi, dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 maggio 2020, i termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti
sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.
2. I versamenti dei predetti canoni sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020.”
Art. 96
Indennità collaboratori sportivi)
1. L’indennità di cui all’articolo 27 è riconosciuta da Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020, anche in relazione ai rapporti di collaborazione presso federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche, di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, già in essere alla data del 23 febbraio 2020. Il predetto emolumento non concorre alla formazione del reddito ai sensi del
decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
2. Per le finalità di cui al comma 1 le risorse trasferite a Sport e Salute s.p.a. sono incrementate di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Riportiamo anche il testo dell’Art. 27 al quale fa riferimento l’Art. 95:
Art. 27
Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa)
1. Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
2. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.
1. Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
2. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.
Attiveremo tutte le risorse che abbiamo per stare vicini alle società sportive, anche segnalando e traducendo ogni aspetto che riguarda il sostegno della loro ripartenza.
Per ora mi sembrava utile informarvi subito, quasi in presa diretta, con queste due indicazioni.
Forse é presto per parlare di queste cose. Siamo ancora in piena emergenza e la testa e il cuore sono rivolti alle persone che non stanno bene e alle persone che sono in prima linea come medici, infermieri e tutti quelli che vanno al lavoro per permetterci di fare la spesa.
Ma guardare al domani é un modo per generare speranza e per sentire che tutto andrà bene. Per questo ho pensato di condividere le opportunità che il Decreto “Cura Italia” ci offre ad una prima veloce lettura.
Massimo Achini