E' tempo di spostare il peso
Provate a fare questo esercizio.
In piedi, provate a stare in equilibrio su una gamba sola.
Fatto? Ottimo.
Adesso provate a sbilanciarvi portando il peso o a desta o a sinistra cercando però di non cadere. Indubbiamente più difficile e rischioso.
Bene, questo é quello che chiediamo oggi di fare alle nostre società sportive.
Oggi è un tempo nel quale bisogna avere il coraggio di “sbilanciarsi” per leggere il futuro, per gettare in campo nuove sfide, per andare incontro alle esigenze dei giovani, per costruire società sportive moderne aperte al domani.
Restare ancorati alle nostre certezze e tradizioni permette di stare perfettamente in equilibrio anche su una gamba sola.
Sbilanciarsi a volte, invece, fa paura. Si ha la sensazione di cadere o di non farcela.
Non abbiate paura. Le nostre società sportive negli ultimi dieci anni sono cresciute tantissimo, soprattutto sotto l’aspetto organizzativo. Adesso é arrivato il momento di rimettersi in cammino soprattutto sotto l’aspetto progettuale.
Mettiamola così. Siamo ancora a febbraio. Iniziate adesso a ragionare sulla prossima stagione sportiva. Decidete adesso di mettere mano al progetto educativo della vostra società sportiva. Dedicare tempo a scriverlo, non è tempo perso! È, al contrario, forse l’unico modo per scrivere sulla roccia il vostro futuro. Se una società sportiva non ha un progetto educativo può fare cose bellissime ma sarà sempre esposta al vento della precarietà. Se cambia il “don”, se cambia il presidente, se vanno via i laici giusti... si ricomincia da capo mettendo tutto in discussione.
Se invece avete un progetto educativo “chiaro e scritto”. Questo non accadrà. Possono cambiare le persone, ma la rotta rimane chiara e ferma.
Già, bella idea. Ma come si fa a scrivere un progetto educativo? Tranquilli, non siete da soli. Il Csi (investendo risorse) ha creato un ufficio “progetto educativo” che é a vostra disposizione gratuitamente per darvi una mano.
Non solo. Guardando al futuro scegliete oggi di “spostare il peso” della vostra società sportiva nella prossima stagione 2020-2021 che inizierà a settembre.
Scegliere “tre sfide” nuove da affrontare con coraggio. Parlatene in questi mesi con i vostri dirigenti e allenatori. Non aspettate l’estate. Quali sono tre sfide che potrebbero far crescere la vostra società sportiva? Gli esempi potrebbero essere infiniti ma anche tutti fuori luogo. Voi sapete cosa serve esattamente alla vostra realtà per continuare a crescere e far un ulteriore salto di qualità. Quello che conta é l’atteggiamento, cioè il coraggio di sbilanciarsi, di rischiare, di innovare. Fate le cose per bene, ma state molto attenti a non essere “maniaci o schiavi” della perfezione. Le nostre società sportive sono tutte realtà meravigliosamente imperfette. Lo é anche il Csi. Lo sono anche tutte le associazioni o realtà che agiscono in ambito educativo. Il fare le cose bene é molto importante e deve essere sempre una tensione positiva, senza mai però trasformarsi in un limite che impedisce di sbilanciarsi o di sperimentare.
Ecco allora che vi chiedo di aprire il “cantiere” della vostra società per la prossima stagione sportiva. Per sistemare quote di iscrizione, palestre, organico di allenatori e dirigenti, squadre da iscrivere potete rispettare i soliti ritmi e metterci la testa a maggio... ma per individuare tre “idee o sfide” per far crescere la vostra società sportiva e per decidere di mettere mano al progetto educativo, bisogna iniziare a muoversi adesso.
Cinque mesi (da oggi a maggio) per pensarci su, discuterne, scegliere insieme, farsi venire le idee giuste e verificarne la fattibilitá, sono necessari.
Ah, dimenticavo. Tornate all’esercizio di equilibrio su un piede solo. Abituandosi a spostare il peso e a sbilanciarsi piano piano si diventa acrobati. Bene, noi questo dobbiamo essere: “acrobati dell’educazione attraverso lo sport”. E se sbilanciandosi si perde l’equilibrio e si cade? Nessun dramma. Ci si rimette in piedi e si ricomincia. É proprio lo sport a dirci che sono le sconfitte che insegnano a vincere ed a diventare migliori. E provarci (piuttosto che stare fermi ad aspettare che ci siano tutte le condizioni ideali) è il più grande regalo che possiamo fare ai nostri ragazzi.
Quindi tanto entusiasmo e niente paura.
Massimo Achini