Pasqua: la meta di Dio
Cari amici del CSI: auguri dal più profondo del cuore!
Non voglio spendere troppe parole. Vorrei soltanto di chiedervi di pensare un attimo alla Pasqua e al suo significato. Ci pensavo in questi giorni. Pasqua è Dio che fa meta. Fare meta – come ben saprete – è il modo più importante per segnare punti nel rugby. Si marca appoggiando il pallone nell'area di meta della squadra avversaria. Sì! È proprio così. Pasqua è Dio che vince. Vince una partita che ha avuto il fischio d’inizio a Natale, nella culla di Betlemme. Una partita dura, a tratti violenta. Ma Dio l’ha vinta perché si è giocato fino in fondo senza trattenersi. Dio vince perché gioca in attacco. Per segnare occorre uscire dal proprio campo ed entrare nel campo dell’avversario. È la tattica di Dio: giocare nel campo avversario, con le regole del gioco dell’avversario e batterlo con le stesse regole. Questo è Gesù: che ha vinto la morte proprio perché si è lasciato uccidere. Morendo, ha vinto la morte, a vantaggio di tutti. Dio vince perché non gioca da solo! La tattica vincente di Dio predilige il gioco di squadra. Dio non è un battitore libero, ma è uno che si sacrifica per la squadra e mette il bene della squadra prima di tutto.
Ecco quindi il mio pensiero. La Pasqua è Dio che vince la partita più importante. La vince per tutti noi. Ti auguro di scoprire questa verità. E sicuramente la tua vita sarà migliore.
Auguri dal profondo del cuore.
Don Stefano