Grande attesa per l'assegnazione Milano-Cortina: ci siamo anche noi
Ci siamo.
Lunedì prossimo alle 18 sapremo se le Olimpiadi Invernali 2026 si terranno in Italia. Le sensazioni sono positive, ma incrociamo le dita.
Se tutto andrà per il verso giusto l’accoppiata Milano - Cortina si dovrà mettere subito al lavoro.
Già perché dire Olimpiadi 2026 sembra di dire qualcosa che è molto lontano. Ma l’immensa macchina organizzativa parte subito, da settembre 2019.
Noi facciamo il tifo per l’Italia. Facciamo il tifo per Milano - Cortina e sogniamo che la nostra città possa ospitare l’Olimpiade (anche se con la strana curiosità che si tratta di quella invernale).
Sogniamo soprattutto che sia un’Olimpiade diversa.
Un’Olimpiade che prende a tutto tondo lo sport di base e le sue società sportive. Un’Olimpiade che parte dal territorio, che genera entusiasmo tra il popolo delle società sportive. Di solito le cose non vanno esattamente così.
L’Olimpiade finisce per essere un “grande evento” calato sulla testa di tutti. Di solito lo sport di base viene coinvolto solo all’ultimo momento per riempire stadi e palazzetti o per portare un po’ di “truppe cammellate” dove servono.
Noi abbiamo un’altra visione. Abbiamo altre idee ed altre speranze.
Sogniamo un’Olimpiade che “nasca e cresca” tra la gente delle società sportive.
Cosa vuol dire questo concretamente?
1) Passaporto dei volontari
Abbiamo già messo in campo questa idea. Prendere i volontari tra i giovani delle società sportive (e non solo) entro il 2020. Accompagnarli in un percorso di 6 anni che li faccia crescere in termini di cultura sportiva, esperienze, capacità di accogliere.... I volontari alle Olimpiadi spesso sono “manovalanza” che deve tenere in mano un cartello in aeroporto o indicare un ingresso allo stadio. Noi vogliamo far crescere almeno 2000 giovani delle società sportive rendendoli protagonisti nel 2026 di una Milano che accoglie in modo sorprendente.
2) i bambini fanno Ohhhhh, che meraviglia...
A Milano per l’Olimpiade verranno tutti i delegati del CIO. Sorprendiamoli. Lasciamogli negli occhi e nel cuore qualche cosa che non hanno mai visto. Prepariamoci, anno dopo anno, a fare nel 2026 la più grande manifestazione di attività giovanile mai vista durante un’Olimpiade. Coinvolte tutte le società sportive.
Sarebbe uno spettacolo che regalerebbe a Milano un immagine internazionale incredibile .
3) Società sportive protagoniste
Da sempre l’Olimpiade - quando arriva - é una grande occasione per pensare e ripensare lo sport in quella città e in quel territorio.
Da sempre si parla di impianti e grandi impianti (anche se il fatto che sarà un’Olimpiade invernale ridimensiona un po’ questo aspetto).
Noi vogliamo che questa Olimpiade sia l’occasione per pensare e ripensare allo sport di base del nostro territorio. Vogliamo che sia l’occasione per trovare la strada per aiutare e sostenere davvero l’azione educativa delle società sportive.
Come? Ad esempio dando vita ad una immensa azione di responsabilità sociale a favore dei piccoli gruppi sportivi che coinvolga gli sponsor, il ricavato dei biglietti, ed ogni partner delle Olimpiadi.
Forse dovremmo essere un po’ più prudenti ed aspettare dopo il 24 a pubblicare un articolo come questo. Saranno sensazioni, ma sentiamo che andrà bene e che la candidatura Milano - Cortina ha grandissime possibilità di farcela.
Complimenti al Coni, alla Regione, al Comune perché questa volta hanno fatto davvero le cose per bene portando avanti una candidatura non semplice (due città e due regioni) con grande abilità.
Adesso per vincere veramente bisogna pensare alla prima Olimpiade che davvero renda protagonista lo sport di base.
Se guardate lo statuto del CIO vi renderete conto che non é un optional ma uno dei veri obiettivi della manifestazione olimpica. É scritto, nero su bianco.
Forza Milano – Cortina! Adesso vinciamo! Dal giorno dopo, noi ci siamo.
Massimo Achini