CSI - Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano

Apple Store Google Play Instagram YouTube Facebook
Chi siamo  /   Link utili  /   Fotogallery  /   Contatti e sede

Pensare alla prossima stagione con lungimiranza e passione educativa

12 giugno

 

CI sono due modi di essere società sportiva: uno è quello di restare ostaggi del passato e del “abbiamo sempre fatto così”, bloccati nelle fatiche rischiando però di aggrapparsi a queste difficoltà, reali per carità, trasformandole in alibi (siamo in pochi, non ci sono giovani che si impegnino…). Poi c’è un altro modo di affrontare tutto questo, ed è essere società sportive che vivono il presente ragionando in grande con la voglia di crescere nonostante tutto. Non significa quindi non dover affrontare difficoltà, problemi immensi e concreti; significa però farlo con una voglia di costruire che supera le fatiche.

Le società sportive CSI sono per il 90% fatte così, sognano oltre i problemi, sono laboratori di sperimentazioni educative, coraggio quotidiano, progettualità, bellezza. Ecco allora che, in questi mesi dedicati alla programmazione, bisogna dare il meglio di sé da questo punto di vista. C’è da decidere come far crescere la propria società sportiva, che scelte strategiche adottare, quali le priorità, quali i sogni per la prossima stagione. Sono domande che devono stare sul tavolo di ogni direttivo, nella testa e nel cuore di ogni presidente e dirigente. Dobbiamo lasciare alle spalle una visione della programmazione sportiva fatta solo di scelte sul kit di abbigliamento, quote d’iscrizione e orari di allenamento. Partiamo da qui, certo, e andiamo oltre. Aggiungiamo con coraggio riflessioni sulla crescita futura della società. Così si cresce davvero. 

Qualche linea di riflessione ci permettiamo di indicarla.
Per abitare il futuro bisogna avere allenatori e dirigenti formati, piaccia o meno è indispensabile. Come CSI Milano siamo messi abbastanza bene, siamo vicini al 100% dei nostri allenatori formati rispetto a quelli che vanno in panchina. Un dato che deve crescere. Avrete tutti almeno un allenatore nuovo nella prossima stagione, partite da lui e mettetegli subito nel cuore l’idea che deve formarsi partecipando ai corsi della prossima stagione.

Il discorso è diverso per i dirigenti. Qui c’è tanta, tantissima strada da fare. Non so nemmeno dare una percentuale ma è meno del 20% rispetto agli allenatori. Da settembre si cambia marcia tutti insieme partendo dai dirigenti accompagnatori. Avremo tre anni per formarli e abilitarli con un patentino che nel 2027 diventerà obbligatorio per sedersi in panchina. A settembre pubblicheremo le novità sui corsi dirigenti (che saranno online), ma entriamo da ora nella logica che dobbiamo cambiare passo per quanto riguarda i dirigenti.

In ultimo, è necessario avere un progetto educativo e le società che non l’hanno ancora fatto, dovrebbero provare a sedersi ad un tavolo e stenderlo, vi cambierà la vita.

Eventi, Attività, News