Nei primi anni di basket (ma il discorso si potrebbe estendere a qualsiasi disciplina), è fondamentale formare i ragazzi non tanto da un punto di vista tecnico-tattico, ma con i valori più alti dello sport: la lealtà, la competizione sana e, anche se troppo spesso sottovalutato, il divertimento. Per fare in modo che ciò avvenga, sono indispensabili persone che siano prima di tutto dei modelli educativi oltre che degli allenatori. 

Ci basta osservare i primi minuti del riscaldamento delle due squadre per capire quanto sia difficile il lavoro che i coach devono fare con i loro piccoli atleti. Trasmettere la dedizione e la passione per uno sport è infatti un lavoro molto delicato e gli allenatori di Team 86 Villasanta e Paina 2004 ce la mettono tutta per far innamorare i loro ragazzi della pallacanestro sin dai tiri e dalle penetrazioni che precedono l’inizio della gara. 

Un grande aiuto nel perseguire questo nobile obiettivo viene indubbiamente fornito dallo scenario regalato dal Palazzetto di Villasanta e dall’atmosfera che si respira sulle tribune, con spalti gremiti di genitori sempre pronti ad incitare i propri ragazzi nella maniera giusta. Tutto ciò contribuisce in modo determinante a far sì che i ragazzi si approccino allo sport nella maniera corretta. 

La partita è avvincente e non solo incarna a pieno i valori di cui abbiamo appena parlato, ma si dimostra anche un ottimo spot per qualsiasi adulto. Capita molte volte, infatti, che crescendo si perdano di vista il bello e il bello e il vero dello sport e ci si concentri su aspetti di secondaria importanza. 

Alla fine dei 40’ la gara si conclude con la vittoria del Team 86 per 45-54, dopo che per quasi tutto il match il risultato è rimasto in bilico, con vantaggi di una sull’altra e viceversa (basti pensare che all’intervallo il risultato era di 23 pari). Per la squadra di Villasanta si tratta del primo successo in campionato e i ragazzi sono quindi felicissimi; tra le fila del Paina c’è invece un po’ di amarezza, che tuttavia passa presto grazie al caloroso applauso dei propri genitori. 

E’ sempre fantastico vedere ogni giocatore dare tutto se stesso in campo, divertendosi, arrabbiandosi, sbagliando, imparando; è questa la base di qualsiasi attività sportiva, individuale o di squadra. Questa gara ne è stata l’emblema: quanto è bello vedere la pallacanestro giocata così!

di Samuele Zorloni