IL RECORD DI ISCRIZIONI È FRUTTO DEL DURO LAVORO DI TUTTI, A PARTIRE DALLE SOCIETÀ
18 aprile 2024
Partiamo da un dato di fatto: è emozionante, è davvero emozionante fare i conti e scoprire di aver registrato un altro record di iscrizioni ai Tornei Primaverili dopo averlo infranto solo l’anno scorso con 2.340 squadre, numero allora mai visto dal 1944. Ebbene, ora che chiudiamo le iscrizioni apprendiamo di aver toccato quota 2.549 squadre, ben 207 in più dello scorso anno!! È di una bellezza folle tutto questo. Disciplina per disciplina, vediamo che il calcio a 11 è aumentato di 31 squadre (oggi siamo a 255), il calcio a 7 è aumentato di 144 (oggi siamo a 1.634), la pallavolo registra un +56 (502 le squadre quest’anno) e il basket ha otto squadre in più (in totale 158 per questo primaverile).
Cosa dicono questi numeri? Dicono tanto, ma noi sottolineiamo tre aspetti che ci stanno a cuore.
Il primo aspetto è che questo record appartiene prima di tutto alle società sportive che sono oltre 600 dietro questo record di 2.549 squadre iscritte. Sono società sportive che crescono, che hanno resistito al Covid e sono ripartite alla grande con sempre più solidità, come veri e propri riferimenti per il loro territorio e la loro comunità sia come presidio sportivo che educativo. Davanti a queste realtà bisogna applaudire e togliersi il cappello. Ognuna di queste realtà deve sentirsi protagonista di questo record, e sentirsi parte di un grande popolo di società sportive.
Il secondo aspetto lo dividiamo a metà. Nel 2024 il CSI compie 80 anni e proprio quest’anno qui a Milano stabiliamo record storici sia nelle competizioni invernali che primaverili. Questa coincidenza è testimonianza che nonostante l’età continuiamo a crescere e non solo, continuiamo a mostrare che lo sport in oratorio non solo non è in crisi, ma è una delle realtà più vive del tessuto educativo ed associativo del nostro tempo. L’altra metà del ragionamento riguarda sempre il nostro comitato e le formule dei campionati. Per anni siamo andati avanti a pensare che il campionato invernale fosse il “vero” impegno, mentre il torneo primaverile fosse una sorta di ripiego. Abbiamo rivisto le formule e le strutture e il risultato si vede: il 99% delle squadre iscritte all’invernale, parteciperà anche al primaverile. Significa che, nonostante le imperfezioni da migliorare (ci mancherebbe), parliamo di competizioni solide e affidabili di cui siamo davvero orgogliosi, che hanno ereditato una tradizione preziosa e l’hanno valorizzata, modernizzandola, fino a quel che viviamo oggi.
Il terzo aspetto è invece legato al “dietro le quinte”, a ciò che non si vede. Non si vede l’impegno, la costanza, la fatica di migliaia di allenatori, dirigenti, presidenti, gente che tiene in piedi le società sportive spesso facendo un po’ di tutto e ricoprendo più ruoli, soprattutto nelle piccole realtà. Non si vede l’impegno nemmeno degli arbitri, che si stanno facendo davvero in quattro per poter coprire sempre più partite laddove aumentano le squadre ma non aumenta l’organico arbitrale. Non si vede poi, tutto ciò che è la quotidianità del lavoro di comitato fatto da centinaia di persone che operano al servizio delle società sportive nella segreteria, nella logistica, nella formazione, nell’amministrazione, nelle commissioni tecniche o di designazione, e in tutti gli uffici che rendono possibile progettare e realizzare.
Ma sapete cosa non si vede davvero dietro quel numero di 2.549 squadre? Non si vede tutta la ricaduta educativa che c’è dietro a tutto questo, il bene che viene prodotto, il numero di ragazze e ragazzi che stanno imparando a vivere e crescere giocando nei nostri campionati, le amicizie che nascono in quelle squadre, i giovani con fragilità accolti da quelle oltre duemila squadre; non si vede quanta integrazione vera si è generata tra spogliatoi, campi e palestre.
Ecco, di tutto questo non abbiamo un numero, ma la percezione quella sì, e parliamo di qualcosa di meraviglioso e grande, un risultato educativo che ripaga tutti di ogni sforzo, sacrificio o arrabbiatura. Dunque, lo ripeto, applausi a scena aperta per le società sportive di oggi e per il CSI odierno, perché i record sono sempre e solo frutto di un lavoro immenso e, magari, già nel 2025 questo lavoro stabilirà nuovi record, nuova partecipazione, e la nostra famiglia si allargherà ancora di più. Insieme è possibile, lo abbiamo visto del resto. Credeteci.